corrisponde alla realtà (e ci sembra che in buona parte corrisponda), ed allora si faccia in modo da porre rimedio allo stato di cose da cui essa prende origine. E, a questo propo'sito, sarà bene vedere co1sa vien fatto dalla Questura. Anche a questo riguardo le dichiarazioni di quel Consolato sono state specifiche: la sorveglianza è precaria e, sop~attutto, in nessun caso si riesce ad ottenere il rimborso dei valori rubati. Cosa c'è di vero i,n queste affermazioni e cosa compie, invece, la Questura per reprimere un tale stato di cose? Relativamente alla repressio,ne dei crimini, 'l'azione della Questura riceve limiti insuperabili dalle disposizioni del co,dice di procedura penale attualmente in vigore: non è possibile, cioè, trattenere un indiziato per oltre ventiquattr'ore e, oltre ques.to limite, risulta sempre arduo poter disporre l'arresto di un individuo - spess-o anche riconosciuto dal turista derubato - resosi colpevole del furto di somme non ingenti e contro il quale non soccorrono mezzi. di prova. Ogni attività, pertanto, deve essere esercitata in via preventiva; e, in questo senso, è possi'bile affermare che qualcosa si sia andata facendo negli ultimi mesi: la stessa via Domitiana ha visto almeno raddoppi 1ata la sorveglianza ad opera di pattuglie della polizia. Cionostante, ancora molto deve essere fatto. In prim·o luogo, per quanto concerne la nuova strada Napoli-Roma, non bisogna limitare la vigilanza alla sola sede stradale, ma è necessario estenderla specialmente alla zona boschiva e sabbiosa che costeggia la via e che, per la sua bellezza, è spesso sede di soste da parte dei turisti. Inoltre, non è sufficiente ·promuovere la tutela del turista attraverso una stretta sorveglianza sulla sua persona: ciò, oltre che fastidioso, appare poco positivo e più oppo-rtuna sembra una attenta vigilanza nei riguardi dei numerosi indiziati sia per prevenirne le eventuali attività criminose, sia per poterli, in ~aso di flagr1anza, trarre in arresto. E, per chiudere su questo argomento, sarà bene invitare le autorità a controllare ed a limitare le speculazioni che·, ai ,danni del turista, vengono effettuate da facchini, tassisti e cambiavalute 1varii e che, in definitiva, egualmente derubano lo straniero. Quanto è emerso dalle informazioni che abbiamo raccolto non sempre è molto edificante; ma, al di sopra della situazione contingente del turismo relativamente a quest'ultim·o mese, ciò che occorre esaminare è la struttura su cui poggia la nostra intera organizzazione turistica. Struttura interna per così dire - e più propriamente tecnica, e struttura direttiva. Non è un mistero per nessuno che l'attrezzatura albérghiera di Napoli non è adeguata alle speranze ·che la città ripone nel turismo; ma, oltre a ciò, nell'ambito stesso dell'organizzazione di tali strutture, è dato rilevare [601 BiblotecaGino Bianco
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