della cultura sovietica », « a ) tira11 via ' su tante qilestioni che avrebbe potuto studiiare in 1nodo apptofondito e critico) a fissare l'attenzione solo1 sull'ottimo e sul bitono) a di'stogliere gli occhi dal meno buon,o e dallo1 .s,cadente ». E infine il colpo finale (ma che prova di forza morale ci dà quest'uomo!) : « Ho accettato o subìto) in niodo arritico) u11principio che talune persona lità della vita sovietica (e irt primo litogo Andrei Zhdanov) che mi riprometto di rileggere oggi in mo/do critico) asserivano non giustamente (un bambin:o co,sì piccolo ...): e cioè una quasi (raccomandiamo questo ' quasi ') automatica superiorità della cultitra sovietica su.ila cuJtiira dei paesi capitalistici de rivante in, modo immediato dalla superiorità del socialismo sul cap1italismo) e ho cercato su questa erronea (il solito piccino) base di trovare del buo·no in cattivi quad.ri (ma questa era 1nalafede, o le parole hanno perduto il loro signific ato), in scadenti pamphlets, z1navveritate teorie scientifiche. In modo analogo ho errato se e quando ho giudicato con itn, sen.so di Siuperiorità le opere e le opinioni di in.tellettu,ali non comunisti o non marxisti per il solo fatt o che essi no1n erano comunisti e marxisti ... )>. Dopo di che la conclusione elementare per un uomo dotato di senso com11ne sarebbe q11ella di esortare il prossimo a non ripetere gli ste&.Sierrori, e quindi a no1n lasciarsi f>iù catturare daì sistema ideolo,gico che li ~es .epossibili e li renderà ancora possibili finchè l'utile immediato avrà la p revalenza assoluta sulla verità, il che avviene puntualmente dovunque s'instauri un regime illiberale e disumano come quello sovietico di ieri e di ogg i. Niente di tutto questo. Il Lom·bardo lladice, che si è pentito coin la stessa f redda rapidità con cui ieri non si vergognava di approvare i 1nassacri di Stal in o magari di ammirare le porcherie del cc realismo socialista », trae motivo di edificazione politica dai suoi stessi rico11osciuti errori per conquistare proseliti al s110Partito. Su queste basi la discussione sulla cultura marxista diventa veramente quello che, a nostro personale giudizio, è sempre stata: una cosa poco seria, anche se in fondo tragica qt1ando sia vista dalla parte di coloro che la prendono sul serio. RAFFAELLO FRANCHINI L'impresa artigiana Che l'articolo 17 della legge Tremelloni non fosse gradito agli agen ti di cambio è cosa risaputa. Quando la Camera stava per approvarlo, lo sciopero degli interessati richiamò l'attenzione del paese, mentre non pochi deputati sposarono la causa degli agenti di cambio e fecero il possibile per all ontanare dalla loro testa il pericolo che li minacciava. [48] Bibloteca Gino Bianco
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