Noi siamo fra quelli cl1e hanno preso atto di quanto c'è di mutato, a destra, al centro, a sinistra, nella realtà politica del Paese, di quanto sta mutando e di quanto può mutare. Ma vi sono giudizi che non mutano col mutare della situazione e col trasfor1narsi dell'equilibrio delle forze politiche: perchè vi sono giudizi che investono la sostanza stessa delle strutture econo1niche, sociali e soprattutto politiche, cl1e n1ettono in causa soluzioni di questioni vitali, che lo spostamento dal centro a destra o a sinistra di qualche centinaio di migliaia di elettori non può cangiare. La necessità di i1npostar~ il problema meridionale corne proble1na della sotto-occupazione, della priorità dei disoccupati sugli occupati e dell'esodo rt1rale, in termini insomma cl1e sono estranei alla tradizione e alla prassi dei partiti classisti; la capacità di intendere il periodo storico che viviamo come quello del tramonto irrever ·ibiìe degli stati nazionali, di sottolineare la strettissima interdipendenza tra politica meridionaìistica e politica europeistica, di valutare che ogni politica antimonopolistica come ogni rilancio dell'econo1nia italiana sono destinati a fallire nel vaso chiuso delle due Italie e possono riuscire solo in un mercato comune europeo; la coscienza che questo si potrà realizzare solo senza venire ad alcun compron1esso con i con1unisti e cl1e solo a questi patti si potranno accettare altre collaborazioni; tutto ciò deve restare ancora per la sinistra democratica il fonda1nento del suo pensiero e della sua azione. Forse siamo in contrasto coi tempi che chiedono più facili acconciamenti? Non lo crediamo. Ma ad ogni modo a noi resta il dovere di dire francamente, e in tempo utile, a chiunque si proponga di compromettere anche su u110 olo dei punti cl1 abbiarno accen,nati: non possunius. n. d. r. Un bimbo così piccolo ... Una fanci11lla 11011proprio in regola coi lo stato virginale cercava disperatamente di din10 trare ai 1naldicenti che le loro allusio11i erano soltanto calunnie. Ma un giorno uno dei 1nalclicenti perdette la pazienza e le ricordò che, dopo tutto, essa aveva avuto un bambino. La ragazza non si scompose, anzi protestò: << Non ve ne avevo mai parlato: era così piccolo, che non ne valeva la penal ». Questo apologo fa1noso torna insistente alla memoria a chi per sua istruzione, anche se non per sua edilficazione, ablbia seguito il recente dibattito del Conteniporaneo sulla cultura marxista: un dibattito che è durato molte settimane e al q11ale hanno portato il loro contributo molti scrittori e studiosi di sin i tra, tra cui l\t[uscetta, Lu parini, Spinella, Cassala e Lombardo [45] BiblotecaGino Bianco
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