Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

• distribuzione dei fondi tra i vari Comuni 1esanerebbe, finalmente, l'ingiustificata e mortificante sperequazione tra Nord e Sud. B) Da un Istituto per reperire i fondi necessari al finanziamento del piano. Quest'organo non trova esatto riscontro nell'ordinamento dell'I.N.A.- . Casa (6 ). Esso rappresentere·bbe un'innovazione e richiederebbe, pertanto, u.11aparticolare ct1ra nella sua costituzione. È mia oponione che nel nostro Paese la costruzione degli edifi-ci scolastici dovrebbe essere considerata opera d'interesse statale. Lo Stato dovrebbe, perciò, stanziare ogni anno i 30 miliardi che occorrono al finanziamento del piano. L'Italia spende per la pubblica istruzione 5.600 lire per abitante ed è al ventiquattresimo posto tra tutte le Nazioni del mondo. Trenta miliardi all'anno significherebbero altre 625 lire per ogni abitante, meno di due lire al giorno; rappresenterebbero solo l'uno per cento della spesa annua del bilancio del nostro Paese. La produttività dell'investimento ripagherebbe largamente quei settori della ricchezza nazionale chiamati a far fronte a questa spesa sia sotto forma d'imposta progressiva che di contributi straordinari. Sono convinto, però, che una simile proposta incontrerebbe molte difficolta e sarebbe diffi~ cilmente attuata. Si invocherebbe giustamente l'art. 81 della Costituzione, si troverebbero meno giustamente argomenti d'ogni natura per escludere imposta e contributi. Sarebbe preferibile, pertanto, lasciare il sistema dei mutui attualmente in vigore, integrandolo con disposizioni che rendano effettivo e praticamente operante il finanziamento che, come si è visto, ora ' . . . e 1n parte 1ncons1stente. Per assicurare questo finanziamento con tassativa disposizione di legge, si dovrebbe far obbligo alla Cassa DD.PP. di accantonare ogni anno almeno 20 miliardi per i mutui occorrenti per l'edilizia scolastica; lo stesso dovrebbero fare le Casse di Risparmio e le altre Aziende di Credito, per { 6 ) L'art. 8 della legge istitutiva dell'I.N.A.-Casa stabilisce che, per la raccolta dei contributi, l'Ente si debba servire del!'Istituto Nazionale dell'Assicurazione. Ma, data la natura dei contributi, il loro versamento avviene in modo automatico, il che assicura un'assoluta tranquillità nella realizzazione del programma economico1ì.nanziario di questo Ente. [33] Bibloteca Gino Bianco

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