convegno sulla scuola organizzato dagli << Amici del Mondo». Le opere costruite od iniziate, rispetto a quelle finanziate al 1(° marzo 1955, sono, in percentuale, le seguenti: nel Nord il 47,5 e nel Sud il 23,8; con le punte 1nassime nelle provincie di Como (77,2), Pavia (74,2), Cremona (69,2), Veri~zia (66,6), Asti (60,0); mentre invece nel Sud si sono ~vute: Catanzaro (9,0), Matera (10,0), Reggio Calabria (10,0), Foggia (13,0), Brindisi (14,0). Ma v'è un esempio edificante, quello della città di Napoli, che dimostra in modo chiaro quanto sia ·pericoloso lasciare l'iniziativa della costruzione delle scuole a certi amministratori! A Napoli, quando si studiò la legge speciale, fu condotta un'indagine accurata ed approfondita sulla situazione dell'edilizia scolastica cittadina. Risultò che, su di una popolazione scolastica « obbligata >> di 133 mila unità, soltanto 75 mila frequentavano le scuole pubbliche, mentre le restanti 58 111ilaerano accolte nelle scuole private o evadevano l'obbligo scolastico. Soltanto per questo tipo di scuole il fabbisogno di aule fu calcolato in 2 mila e, nella proposta di legge, fu prevista la spesa di 6 miliardi e 600 milioni. Questa somma fu, poi, ridotta a 5 miliardi e 500 milioni. E1 b,bene, in tre anni (la legge speciale porta la data del 9 aprile 1953) sono stati appaltati e sono in corso di esecuzione (nessuno è ancora ultimato) soltanto 5 edifici, per l'importo di circa 750 milioni; si stanno eseguendo lavori di ampliamento di altri edifici, per l'importo complessivo di circa 370 milioni. Ma v'è di peggio. Il Comune per la costruzione dello stadio partenopeo ha chiesto (e, purtroppo, ottenuto) lo stralcio di 800 milioni dai fondi destinati alle scuole. E così la situazione della città di Napoli permane ancora mortificante, per quanto riguarda le scuole, nonostante i miliardi della legge speciale. Non bastano, pertanto, i finanziamenti per costruire le aule che occorrono al Mezzogiorno, quando manca la dovuta sensibilità negli amministratori. A conclusione si può dire che, perchè la legge del 9 agosto 1954 possa avere un'applicazione pratica, rapida ed efficiente, occorrerebbe: 1) assicurarle un finanziamento effettivo e concreto e non aleatorio ed inconsistente com'è ora; 2) tqgliere l'iniziativa della costruzione degli edifici scolastici agli Enti locali; 3) ridurre, in conseguenza, le attuali lunghe e complesse procedure; 4) stabilire un limite massimo di costo per i vari tipi di aule, allo scopo di assicurare l'economia delle opere e l'effettiva realizzazione del programma stabilito; 5) fissare norme tassative che facciano [30] Bibloteca Gino Bianco
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