Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

viso, tra le cause principali che renderanno lenta e, in definitiva, inefficiente l'applicazione della legge attualmente in vigore. Economia nelle costruzioni. La legge 9 agosto 1954 non stabilisce alcun limite di spesa nell'esecuzione delle opere; nè ciò è disposto nelle norme legislative e nelle circolari ministeriali che regolano la costruzione degli edifici scolastici. Grave lacuna questa: perchè ora non v'è la possibilità di impedire seriamente lo sperpero del pubblico denaro da parte di ammini5tratori affetti da megalomanie - e non ne mancano nei grandi e nei piccoli Comuni, specie nel Mezzogiorno (2 ) - nè si può assicurare, con tassativa disposizione di legge, l'effettiva esecuzione di un numero stabilito di aule. Nè ci si può affidare al criterio degli organi periferici di controllo: sono tanti, e ciascuno giudica secondo il proprio punto di vista; nè essi hanno la forza di sottrarsi alle pressioni locali d'ogni natura e genere. Sperequazione tra Nord e Sud. Il rapido excursus in circa ottant'anni di applicazione di leggi per l'edilizia scolastica ha fornito dati ,che dimostrano che finora hanno avuto di più coloro che avevano minor bisogno e che i Comuni del Mezzogiorno sono stati i più trascurati. C'è da ritenere che i risultati non cambieranno con la legge del 9 agosto 1954. È vero che l'art. 4 di tale legge stabilisce che il programma delle costruzioni sarà predisposto dando la precedenza alle scuole materne e d'obbligo del Mezzogiorno, delle Isole e di altri Comuni che si trovino in condizioni simili; ma questa norma, non del tutto tassativa e che si presta ad interpretazioni abbastanza elastiche, non garantisce affatto al Sud le aule di cui ha assoluto bisogno. Inoltre, l'aver lasciato agli Enti locali l'iniziativa e l'onere dell'espletamento delle varie procedure, consente ai meglio attrezzati, ed... introdotti, di realizzare più rapidamente gli edifici scolastici di quanto non possano fare i poveri Comuni del Mezzogiono. Ciò è dimostrato dalle cifre esposte dai sen. Zanotti-Bianco nel recente ( 2 ) << I Comuni che per le spese proprie in genere sono guardinghi, quando si tratti, come in questo caso, di mutui e quasi tutti a carico dello Stato si abbandonano a dei sogni grandiosi. Aule che in genere con tutti gli accessori vengono a costare 2 milioni, in alcuni progetti raggiungono i 4, 6 ed in alcuni casi anche gli 8 milioni», ha giustamente lamentato Zanotti-Bianco nel recente convegno sulla scuola indetto dagli << Amici del Mondo ». [29] Bibloteca Gino Bianco

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