Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

vato con il Decreto del S febbraio 1928 confermarono la norma che le spese per la costruzione degli edifici per le scuole dovessero cadere a carico dei Comuni, con il contributo statale nel pagamento delle rate dei mutui. Il criterio di giustizia distributiva seguito dal 1878 al 1922 nella spesa per la costruzione di aule scolastiche in Italia si rileva dalle seguenti cifre: in Emilia, dove la media delle percentuali di aule disagiate e mancanti era di 17,94, si spesero L. 16,27 per abitante; mentre invece in Basilicata, dove la detta media era 50, la spesa fu di L. 6,75; in Sicilia, dove la media era 43,07, la spesa fu di L. 6,43; in Calabria, dove la media era di 35,17, ia spesa fu di sole L. 4,17 per abitante! Poco si era fatto per oltre cinquant'anni di leggi sull'edilizia scolastica e quel poco a favore dei meno bisognosi, trascurando del tutto i Comuni che avevano maggiore neccessità. Colpa in parte anche di questi Comuni, d'accordo; ma era una ragione di •più per abbandonare il sistema che si era .dimostrato così poco •efficiente. Frattanto il servizio dell'edilizia .scolastica era passato dal Ministero della P.I. a quello dei LL.PP. (nel 1925 per quanto si riferisce ai Comuni del Mezzogiorno e delle Isole, con l'istituzione dei Provveditorati alle 00. PP., e nel 1931 per il restante territorio). Ma la situazione rimase la stessa; peggiorò, anzi, perchè poco o nulla si fece. Lo afferma lo stesso Ministro Romita in una sua pubblicazione del dicembre 19S5. Vi è detto 1chela guerra d'Africa prima e quella mondiale dopo resero inoperanti i provvedimenti legislativi e che in questo dopoguerra ci si è limitati a riparare od a ricostruire gli edifici danneggiati o distrutti e, « sia pure in misura ,modesta», alla costruzione dei nuovi edifici. È vero che a questa aveva provveduto direttamente lo Stato, con totale anticipazione della spesa, con un'aliquota (troppo piccola aliquota!) dei fondi stanziati a sollievo della disoccupazione. Ma si è tornati ,ben presto al solito sistema che in settant'anni di applicazione aveva dato così scarsi frutti. Venne poi la legge del 3 agosto 1949. Il risultato è che in cinque anni si sono costruite soltanto le aule 1 richieste dall'incremento della popolazione scolastica. E, nel Mezzogiorno, neppure queste. Nel 19S2 furono consegnate 971 aule nell'Italia del Nord e solo 239 nel Sud. Nello stesso anno in Calabria ne erano state costruite soltanto 8 ed in Basilicata non ne risulta consegnata alla scuola neppure una! [23] Bibloteca Gino Bianco

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