sempre in una posizione speciale, di aver avuto un falso passaporto sotto il nome di Giuseppe Paraci, il che gli permetteva di circolare liberamente. Questo passaporto gli sare·bbe stato concesso da Messana, poi dagli altri ispettori -di polizia, e infine dalla « Forza per la repressione del banditismo» del colonnello Luca. Nel processo di Pisciotta l'apice fu raggiunto quando egli raccontò di aver offerto i suoi servigi a Verdiani contro Giuliano, e che Verdiani non solo aveva rifiutato, ma lo aveva minacciato di ·morte se egli avesse fat- \ to del male a Giuliano. Poi raccontò che egli sap,eva dell'intenzione di Verdiani di uccidere il colonnello Luca, ed aveva avvertito in tempo il colonnello. « Uccisi Giuliano perchè me l'avete fatto uccidere, perchè non osavate averlo vivo. Permettetemi ancora un po' di parlare, signor Presidente; qui di fronte a tutti >>. Luca e Perenze furono chian1ati come testimoni su richiesta di Pisciotta; in un primo tempo il Presidente della Corte rifiutò, ma poi accettò di fronte al peso della pubblica opinione. Pisciotta voleva che Luca rispondesse a tre domande: se era vero che egli fosse in contatto con lui, Pisciotta; se realmente egli avesse chiesto a Pisciotta di procurargli i memoriali di Giuliano concernenti Portella della <]inestra, dietro una ricompensa di due milioni di lire; e se effettivamente Pisciotta lo avesse messo sull'avviso d.i un'intesa di Giuliano con Verdiani. Luca si trovava in una situazione difficile, data la versione ufficiale della morte di Giuliano. Tutto era cominciato, egli disse, con gli arresti di Mannino e Madonìa. Erano stati consegnati nelle sue mani da un mafioso, Ignazio Miceli da Monreale. Il 27 ottobre i partiti -comunista e socialista in Sicilia domandarono un'inchiesta ufficiale sulla -collusione tra Giuliano e le forze dello Stato controllate da Scelba. Il ministro degli Interni promise che l'inchiesta sarebbe stata tenuta non appena fosse finito il processo. Il 6 novembre la Corte chiuse, e le sentenze non furono pronunziate fino al maggio dell'an- _nosuccessivo. Una richiesta -di rivedere la storia dell'EVIS in modo da dare all'argomento uno sfondo intelligibile fu rifiutata. I magistrati dissero che ogni onore doveva essere reso a Giuliano per ii suo rifiuto a tradire i nomi di coloro che erano stati presenti al massacro [106] BiblotecaGino Bianco
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