quali vennero affissi a centinaia sui rnt1ri di Palermo. Nel primo era detto fra l'altro: (< Membri del governo hanno dimenticato che essi erano fuorilegge prima di me. Come me, essi ritenevano il governo di Mussolini tirannico, poichè questo governo li considerava fuorilegge e arrestava le loro famiglie. Più volte ho provato che non sono assassino assetato di sangue; uccido per difendere me stesso ... » . Intanto per rinforzare il quadro di un continuo progresso Luca fu in grado di offrire, settimana per settimana, nell'autunno ,una impressionante lista di arresti, di cui molti riguardavano persone note come attivi membri della banda di Giuliano. Luca aveva fin da principio riconosciuto quale arma potente potesse essere nelle sue mani la vecchia mafia; ora, uno ad uno, molti della banda furono traditi dalla mafia e catturati. A lungo, nel passato, l'Ispettore di polizia Verdiani era stato in contatto con Giuliano tramite intermediarii. Il più importante di costoro era la potente famiglia mafiosa dei Miceli e la sua parentela a Monreale; ora tramite i Miceli, Giuliano e Verdiani entrarono in negoziati prolungati che durarono per tutto il '50. Giuliano preparò per Verdiani u11 meniorandum su Portella della Ginestra, per discolpare quanto più possibile il numero crescente di uomini che erano dietro le sbarre, e il cui processo per la partecipazjone al massacro era ora certezza. Quando, nel dicembre '49, l'ispettorato di Verdiani terminò, egli si ritirò a R,oma. Uno dei Miceli si recò a Roma ed ebbe un colloquio con lui; Verdiani si recò poi i11 Sicilia per prendere accordi defi- · nitivi con Giuliano; l'incontro ebbe luogo nella casa dei Miceli a Monreale, presenti Giuliano e Pisciotta. Verdiani usò la sua influenza per la liberazione dal carcere della madre di Giuliano sotto l'amnistia dell'Anno Santo. Il 23 gennaio '50, la madre e una sorella di Giuliano furono rilasciate. Questa era la condizione imposta da Giuliano per far cessare ogni guerra contro le autorità, e scomparire dalla Sicilia. Nel marzo Miceli torilÒ a Roma per discutere con l'Ispettore Verdiani i dettagli per l'emigrazione di Giuliano. Nella primavera del '50 un silenzio cadde sulla Sicilia. Ad uno ad uno furono eliminati dalle forze della polizia molti membri della banda .di Giuliano. All'inizio dell'estate la stampa annunziò che ne [103] Bibloteca Gino Bianco
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