greta interprovinciale, i cui tentacoli raggiungono tutti gli strati sociali, il cui scopo è quello di arricchirsi a spese dell'onesto indi±eso, ha ricostituito le sue cellule (o come si dice in gergo, << famiglie >>), specialmente nelle provincie di Palermo, Trapani, Caltanissetta ed Agrigento. I mafiosi, come nei tempi che precedettero il fascismo, sono già riusciti ad imporsi ai proprietari terrieri... e riscuotono alte somme per la loro protezione; h~n110 già i11fiuenzato il corso della vita pubblica, esercitando il loro potere non solo sugli individui ma anche ostacolando con minacce di violenza le recenti vittorie dei lavoratori (nella distribuzione dei prodotti agricoli, concessioni di terre, ecc.). La mafia è più pericolosa che mai, jJoichè, rappresentata ad ogni livello sociale, raggiunge le alte sfere servendosi del favoritismo; ed in questo indescrivibile intrico gli stessi mafiosi non possono definire il loro potere. Tutto questo nelle recenti elezioni fu evidente, anche se ben mascherato. La Sicilia è travagliata da questa organizzazione criminale, che ha ferme radici in ogni ramo dei pubblici uffici, che con le sue ramificazioni ha creato uno stato entro lo stato, con l'obbiettivo di opporsi all'autorità della legge, servendosi di feroci ed incontrallati assassini ». Nella primavera del '47 Giuliano abbandonò il suo movimento MASC.L\ per mancanza di aiuti, in particolare dall'America ( !). I separatisti erano ora un partito legale sotto il nome di MIS. Giuliano restò in contatto con loro ma soprattutto diede il suo appoggio ai monarchici, che lo avevano persuaso che quella era l'u11icavia per l'amnistia, che una monarchia restaurata sarebbe stata base per una Sicilia separata. In ogni caso i partiti separatista e monarchico erano tra loro in ottimi rapporti. La propaganda personale di Git1liano decorava ancora con enormi lettere i muri di quasi ogni città e villaggio in quella parte della Sicilia: « Morte ai comunisti, evviva Giuliano Liberatore della Sicilia>>. In aprile per le elezioni del Parlamento siciliano, a Montelepre, quasi tutti votarono per i monarchici, ma dappertutto nell'isola vi fu un clamoroso successo delle sinistre. L'annuncio dei risultati delle elezioni portò a dimostrazioni contro le sinistre, ed il I O maggio eb1 be luogo l'orrendo massacro di Portella della Ginestra. Quale partito politico abbia istigato questo atroce delitto, quale fosse il reale contenuto e la firma di una lettera portata a Giuliano pochi giorni prima da Pasquale Sciortino (che nei giorni precedenti al massacro [99] BiblotecaGino Bianco
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