• . scala, ai danni degli immigrati clandestini. Ma la Questura di Torino di tale disp.osizione tiene conto soltanto quando si tratta di indiziati, o di gente sorpres,a a compiere atti illegali. Per il resto non interviene: i questurini sono generalmente meridionali come i <<clandestini ». Si dà anche il caso di immigrati che si rivolgono alla Questura per ottenere il foglio di via obbligatorio, perchè stremati dalla miseria. La Questur,a non rilascia facilmente questi fogli di via: poichè un foglio di via costa allo Stato italiano vari oneri, tra cui il viaggio in treno per l'intestatario. Ma il Comune di Torino può vantare qualche merito non indifferente, anche quando i consiglieri sollecitano il ricorso ai fogli di via. Mentre questa inchiesta erla in corso di stampa, il 24 marzo, la <<bidonville » di Corso Polonia, di cui si parlava all'inizio come di uno tra i più importanti ricetta- -coli di immigrati, è stata, per disposizione del Comune, rasa al suolo dai buldozer. I 400 sfrattati (circ,~ un centinaio di famiglie) sono stati ricoverati nelle casermette di Borgo San Paolo, fattesi vuote verso la fine di febbraio perchè i vecchi occupanti, giuliani o immigrati del dopoguerra, hanno trovato altra sistemazione in plcune case nuove sorte a Lucento. Occupando le casermette di San Paolo, gli sfollati dalle baracche del Corso Polonia passano sotto l'assistenza dell'ECA. Restano tuttavia in piedi, a 1"1orino,altre centinaia di abituri miserrimi per gli immigrati. Nella questione deve entrarci direttamente lo Stato, risanando il male all'origine, dando vigore alla Costituzione. Nel1 lo stesso .tempo, però, si -devono abolire le leggi antimmigratorie. È un errore pensare .che esse contrastano la tendenza all'urbanesimo; l'alimentano, al contrario, in-tor· no alle grandi città, perchè, come si è già avuto occasione di dire, è più facile fare il <<clandestino» 1 a Torino e a Roma, in Via Ormea o alla borgata Gordiani, che non nelle piccole città di provincia. Abolendo la legislazione che dà luogo alla discriminazione fra emigranti « clandestini » e « legali », altre destinazioni, oltre Torino e poche grandi città, attireranno i meridionali espulsi, per miseria, dalle loro terre: l'esodo rurale potrà diluirsi su una superficie più vasta, alleggerire la sua pressione sulle banlieus delle <:ittà più popolose. G1osE R1MANELLI [93J Bibloteca Gino Bianco
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