Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

• a meridionali. E i fogli di via vengono adottati soltanto contro coloro che la polizia giudica vivere << in aperto contrasto con le leggi civili». I reati tipici dei meridionali, egli aggiunge, sono: rissa, ,accoltellamento, piccole truffe. I reati contro il patrimonio o contro la morale sessuale non fanno parte delle prerogative dei meridionali. « Tuttavia », dichiara il dottor Allitto, « la polizia non può nè deve difendersi ricorrendo ai fogli di via ». La polizia, il più delle volte, aiuta a rigar diritto, cercandogli spesso una occupazione, un individuo fondamentalmente onesto, che per fame o usura della società rischia di passare tra i fuorilegge. Un caso del genere ce lo offre Gioachino Marletta, un giovane catanese di 19 anni: fermato e tradotto in questur;é}non si tardò a capire che aveva bisogno di ben altro che la prigione o il domicilio coatto; e il dott. Maugeri, capo della squadra mobile, gli ha trovato un lavoro. Dopo tutto, specialmente se non c'è di mezzo la politica, non mancano nella nostra polizia riserve di umanità! Dei meridionali sconfitti che ,abbiano, invece, tentato il suicidio, pur di sfuggire alla loro triste situazione, c'è il caso di un napoletano, tale Mariano D. M., il quale in un alberg.o di Ivrea ha ingerito una forte dose di sulfamidici. Può darsi anche che abbia tentato di uccidersi per impietosire. Comunque, ci rallegra la notizia che il suo gesto gli ha fruttato un impiego di 45 mila lire mensili, un impiego sicuro. * * * La posizione del meridionale a Torino, anche nel rapporto psicologico da individuo a individuo, rispecchia ,ancora, per quanto mitigato, l'antico contrasto Nord-Sud. Il contrasto, come si può ricordare, in forma di pregiudiziali antimeridionali, è sorto per spinta politica fin dal '14; e un osservatore del tempo (tacendo degli interventi di Gobetti, dell'Ordine Nuovo e di Guido Dorso) lo riassume malinconicamente in un paragr;élof : « La egemonia del Nord sarebbe stata 'normale' e storicamente benefica se l'industrialismo avesse avuto la capacità di ampliare con un certo ritmo i suoi quadri per incorporare sempre nuove zone economiche assimilate. Sarebbe stata allora questa egemonia la espressione di una lotta tra il veccl1io e il nuovo, tra il progressivo e l'arretrato, tra il produttivo e il meno produttivo; si sarebbe avuta una rivoluzione economica di carattere [89] Bibloteca Gino Bianco

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