all'orecchio che nella via tal dei tali c'è una signorina che dà da mangiare gratis, e offre medicine e il ricovero per i bambini. Gli immigrati fanno così conoscenz,a con gli enti di assistenza. Ma presso il Consorzio provinciale antitubercolare la percentuale dei meridionali assistiti è assai bassa, raggiunge appena il 4,3 %-Presso l'Ufficio di collocamento questa percen- / tuale si fa più elevata: circa il 20 % degli iscritti alle liste di disoccupazione è rappresentato da meridionali che dopo un periodo di quattro mesi circa dalla iscrizione trovano lavoro in ragione del 7,2 %-Tra gli assistiti dalla ECA (che tra l'altro assiste soltanto chi è provvisto di <<residenza») la cifra dei meridionali raggiunge la punta elevata del 75 %; presso l'ONMI (l'unico ente che pr,ovveda all'assistenza gr,atuita per ogni richiedente, sia esso residente stabile o appena giunto in città) la quota meridionale è invece addirittt1ra elev,atissima: 1'81 % circa. Queste cifre, riportate all'individuo che fruisce di assistenza, non stabiliscono naturalmente che l'assistito. non lavori, che sia in ogni caso in condizioni di grave indigenza; m,a potranno invece fornire, ai tecnici dell'emigrazione, la riprova di un fenomeno patologico di grande ~teresse. Negli individui da tropp.o tempo assuefatti a privazioni e ad una situazione di dipendenz,a economica vi è cioè sempre la tendenza a rimanere nello stato di dipendenza economica, e quindi a protrarre a tempo indefinito l'assistenza, anche quando la situazione che ha determinato l'ammis~ sione all'assistenza è stata super,ata (3 ). Ultimo rifugio, per i meridionali, quando si sentono definitivamente vinti o respinti, è ricorrere in Questura, a chiedere volontariamente il f oglio di via. Non vogliono però il foglio di via obbligatorio, lo riteng.ono un disonore; richiedono insistentemente il foglio di via « per indigenti », che la Questura non può concedere se non ai dimessi dagli .osped,ali.Quando comprendono di non aver altra alternativa, accettano il foglio di via obbligatorio e ritornano ai loro comuni, umiliati ed esasperati. Alcuni di essi,. sia per ignorlanza, sia per vergogna, non presentano all'autorità di P. S. del loro paese il foglio di via e incorrono in sanzioni penali che contribuiscono a rendere più difficile, poi, la ricerca di un lavoro. Il dott. Allitto, capo della p.olizia giudiziaria della questura di Torino, ci confessa che non è possibile fare una statistica di fogli di via concessi (3) Cfr. Grossmann, Studio sui metodi per l'assistenza sociale. [88] Bibloteca Gino Bianco
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