Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

e piccoli traffici, o meglio, perdendo l'a'bitudine al lav.oro sistematico, rientrano in un altro importante settore d~ studiare: quello patologico (2 ). Nell'Italia meridionale la popolazione normalmente attiv,a è del 28,7 per cento. È ovvio che quelli che vengono su - generalmente senza un mestiere preciso, specializzato - quando non riescono a sistemarsi, Pffrontano qualunque nuova situazione, pur di sopravvivere. E questa qualunque nuova situazione sorpassa molto spesso i limiti della legalità. La possibilità, appunto, di sorpassare i limiti della legalità, è data da questo loro modo di vivere primitivo, dalla miseria, dalla sporcizia, dallo scoraggiamento per ciò che, ad esempio, avrebbe potuto essere per loro Torino e non è stata, da quel continuo adattarsi a regole non ben definite ma piuttosto improvvisate, da questo loro accamparsi alla periferia della città. Dai debiti si passa facilmente ,alla truffa, e dai piccoli furti è breve il passo verso le rapine. A documento di ciò, ecco alcuni dati offertici da Padre Ruggero Cipolla, cappellano delle Carceri di Torino: su 600 detenuti, 190 sono meridionali, dei quali 150 di età inferi ore a 25 anni, e 75 figli di N. N.; su 50 detenute, circa 13 sono meridionali. All'ingrosso, il 75 % dei reclusi ha commesso reati spinto unicamente dalla miseria, mentre solo il 25 % è costituito da quelli che comunemente si chiamano delinquenti abituali. Ma, prima di giungere ai margini della legge, la miseria degli immigrati esaurisce sempre tutte le altre possibili fonti di sopravvivenza. Ricorrono al Monte di Pieta. Anche i torinesi ricorrono al Monte di Pietà, uni- (:amente, magari, perchè il 27 del mese è ancora lontano e la cambiale per il vestito fatto alla bimba scade domani: si impegnano un oggettino d'oro, a volte la vera, tal' altra un << servizio >> ricevuto il giorno delle nozze. Si sa cosa si può trovare al Monte di Pietà e nelle agenzie di pegni. Ma l'afflusso dei meridionali è sbalorditivo. Basta visitare qualche agenzia, giusto per farsene una ide,a: eccoti i meridionali in fila, ammucchiati, stretti pigiati fin dal mattino presto, in attesa dell'orario di apertura. Ad essi spetta circa il 70 % delle operazioni giornaliere riguardanti l'impegno di oggetti. E quando anche gli oggetti da impegnare sono finiti, qualcuno - un vicino di casa, un conoscente, un amico - ti sussurra ( 2 ) Crf. Atti della Commissione d'inchiesta sulla miseria, cit., vol. IV pag. 18; e Sylos Labini in Il Ponte, anno XI, n. 3. [87] Bibloteca Gino Bianco

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