"Signuri, se mi prendi ci sto Poco, perchè mio rugi,no m·'impiegherà alla RAI a cantare, mio fratello è già portinaio alla finanza, tanti miei parenti hanno dei buoni posti e siamo sicuri che tra pochi mesi mia figlia, bella e giovane com'è, non avrà più bisogno di lavorare. (Questa è la moralità!). Ora siamo in 20 in una cascina della Madonna di Campagna, in una camera sola, ma un po' per volta saremo ricchi, e li piemontesi che non hanno tanta voglia di lavorare, ci1 faranno i servitori. Vedrete fra dieci anni li piemontesi se ne andranno a lavorare all'estero perchè li belli posti ve li prenderemo tutti, perchè non volete più figli, mentre noi ne mettiamo al mondo tanti da fare fuori voi. Le vostre ragazze sono farfalle dalle ali bruciate come le parigine e li nostri ommini hanno solo l'imbarazzo della scelta ". È difficile combattere contro questa gente che è protetta. Ma se non farete presto a prendere i necessari provvedimenti ci metteranno tutti sotto i piedi ... ». Su Torino incombe proprio un così grave pericolo, stando a quel che dice la signora Boccardo? Cerchiamo di scoprire come vivono questi meridionali nella capitale del Piemonte e quanti sono, cosa fanno, dove abitano e perchè sono venuti ;il Nord. * * * Degli ottocentomila abitanti di Torino, solo duecentomila sono autentici torinesi, mentre il resto è costituito da elementi immigrati. Fra questi la metà è d'origine meridionale. La catena, che d.oveva arricchirsi di molti anelli, è stata iniziata dai 25 mila siciliani che, nel 1924, quando l'emigrazione meridiol\ale all'estero si arenò quasi del tutto, sono stati trapiantati nelle fabbriche di Torino dal sen. Giovanni Agnelli e da Riccardo Gualino. Tuttavia, solo d.opo la seconda guerrla mondiale, ridotte a un livello irrisorio le possibilità di emigrazione all'estero, un nero, affamato sottoproletariato, crescendo in maniera impressionante, si è riversato su Torino dopo aver abbandonato la miseria delle campagne del Sud, per ~ccamparsi nelle baracche, nelle case-alveare, nei q~artieri di catapecchie, vivendo di espedienti, svolgendo piccoli traffici, leciti e illeciti, che spesso alimentano la corruzione e persino la criminalità ( 1). ~ ( 1 ) Cfr. Atti della Commissione d'inchiesta sulla miseria, voi. IV pag. 18. [78] Bibloteca Gino Bianco ..
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