Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

Ministro degli Interni, in una dichiarazione resa successivamente allo stesso giornale, escludevano che l' « operazione Marzano » fosse stata causata dall'aggressione dell'Aspromonte. Il Ministro degli Interni, in un'intervista concess,ail 7 settembre, e sulla . ' . . . . . . . quale ci riserviamo di ritornare p1u 1nnanz1, s1 esprimeva poi 1n questi termini: << L'azione fu decisa personalmente da me dopo avere esaminato alcune situazioni provinciali. La più urgente mi è appars,a quella di Reggio Calabria ... L'episodio Capua non ha in alcun modo determinato la mia iniziativa >>. Ma qual'era poi lo stato effettivo di sicurezza pubblica nella estrema provincia della Penisola, e quali eventi erano intervenuti a far sì che, ex abrupto, un Ministro degli Interni, appena assunto in carica, la avesse a ritenere la più bisognosa di provvedimenti? Nel 1940 la Ca1 labria, pur essendo per numero di delitti al di sopra della media nazionale di criminosità (10,8 per mille), era, con il suo 13,6 per mille, preceduta dalla Lucania (15,9 per mille), dalla Sardegna (15,8 per mille), dal Trentino (14,4 per mille), dalla Venezia Giulia (14,7 per mille) e d~lla Campania (13,8 per mille). Nel '44, nell'Italia percorsa da truppe straniere, con tutti i conseguenti sconvolgimenti sociali, la Calabria, sempre quanto a criminosità, era al quarto posto, dopo il Lazio, la Campania e la Lucania (rispettivamente 65,1; 34,4; 28,5; 28,2 per mille, di fronte ad una media nazionale del 22,3 per mille). Negli anni più torbidi del dopoguerra, tra il '46 ed il '47, quando, sotto l'acc,avallarsi dei problemi sociali più urgenti, la curva nazionale della criminosità tende irresistibilmente a salire rispetto ai valori del triennio anteguerra, la Calabria, pur presentando gravi oscillazioni, non riesce a conquistare la palma di un sì triste primato; il q~ale spetterà al Piemonte, tanto nel '46 quanto nel '47, con un incremento di reati, sempre rispetto al '37-39, che è del 75 % nel primo anno e del 38 % nel secondo; mentre l'incremento 1i reati in Calabria è rispettivamente del 56 % e del 24 %- Ancora, poi, nel '53, quando la media nazionale dei delitti per ogni mille abitanti era del 14,6, la Calabria, ormai divisa nelle due circoscrizioni delle Corti di Appello di Catanzaro e di Reggio (le cui medie erano rispet- [60] Bibloteca Gino Bianco

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