In base all'Accordo, firmato a Roma il 21 dicembre scorso, sono stati già completati il reclutamento e la selezione presso il Centro Migrazioni di Milano di u1nprimo contingente di 13 1nila agricoltori richiesti nel gennaio. Il 21 marzo poi il Governo tedesco ha deciso di richiedere all'Italia altri 18 mila lavoratori per impiegarli in diversi S•ettori dell'industria: 7 .500 ne! settore dell'edilizia, 2.500 nell'industria alberghiera, 2.500 nell'industria me·• talmeccanica e 4.500 circa in quella dei cementi. È opportuno rilevare che tali settori sono particolarmente adatti per un reclutamento dr numerose unità lavorative meridionali da tempo disoccupate; sia per la qualifica medit1_ normalmente sufficiente a prestare lavoro in questi settori, sia in quanto ai 2.500 posti di lavoro offerti dall'industria metalmeccanica tedesca potrebbe concorrere anche una parte degli operai licenziati per il ridimensionamento della stessa industria napoletana. MARIO PENTA Viviani e il <<blocco agrario>> Una edizione completa, o almeno diffusamente antologica, delle poesie di Raffaele Viviani era attesa da tempo, data soprattutto la estrema difficoltà, per l'appassionato o lo studioso, ad inseguire e rintracciare 1~ varia prodt1zione in versi del poeta-drammaturgo napoletano, i11 parte djstribuita, com'era fino ad ora, in Uiil paio di volumetti introvabili, in parte frammentata qua e là nei suoi lavori teatrali, sotto forma cli intermezzi lirici, di cori, ca11zoni e recitativi. Almeno questo merito fondamentale va pertanto riconosciuto al volume delle Poesie vivianesche, recentemente edite dal Vallecchi a cura di Vasco Pratolini e Paolo Ricci: di recarne cioè una scelta quanto mai vasta ed esauriente, con un corollario di notizie, spiegazioni ed· interpretazioni di parole, fatti e costumi popolari e dialettali, inteso a rendere possjbile e agevole la lettura di un poeta strettamente vernacolo ben oltre la cerchia - nOiildiciamo dei suoi concittadini - ma di quelli, tra loro, che avessero, per , studio o per pratica quotidiana, n1aggiore dimestichezza con le difficoltà del dialetto. Ma, al di là dell'interesse documentario ed estetico - di cui ci occuperemo in seguito - offerti da questa edizione delle poesie di Raffaele Viviani, quello che del volume merita un discorso particolare è la parte critica, costituita da un lungo, pletorico e non tutto cristallino saggio sul poeta partenopeo . dovuto alla penna di u110 tra i più cap,arbi esegeti della letteratura << populistica » del Mezzogiorno. 11 Pratolini, in una breve premessa, si sbriga infatti del problem·a critico classificando tout court il Viviani tra « i più autentici esemplari di letteratura socialista », e passa la man·o all'esperto correligiona- [49] Bibloteca Gino Bianco
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