Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

si interessano, anche se in forma silenziosa molte volte, di fatti e novità nel campo letterario. Inoltre, nessuno spettacolo teatrale, nè tanto meno concerti musicali, se non durante le feste religiose. L'attività più importante in campo artistico, se tale può definirsi, è data dal cinema: negli ultimi tempi è stata aperta una seconda sala cinematografica, che ha portato a una forte diminuzione del prezzo d'ingresso; il che ha consentito e consente a tantissimi di frequentarle. Indubbiamente, bisogna dire che tale avvenimento è da registrare tra quelli più positivi per il paese, agendo esso certamente da stimolante sugli spettatori; e riesce poi a riportare nel mondo il paese, che si sente molte volte estraneo e lontano (ed un'inchiesta sui gusti dei contadini negli spettacoli cinematografici potrebbe anch'essa essere molto interessante, per le curiose scoperte che se ne farebbero; a titolo di curiosità, possiamo citare il fatto che il troppo famoso Don Camilla, a Buccino, non è piaciuto alla maggioranza degli spettatori, in specie tra i contadi11i; mentre nelle città, come si sa, esso ha raggiunto il massimo degli incassi). In sostanza, c'è qualche cosa che si muove in Buccino come in tanti paesi del Sud; e questo movimento si nota anche in campo culturale: ai responsabili della cultura generale, al Ministero della P. I. il compito di dare maggiore propulsione a questo movimento. ANTONIO N ITIO Emigranti in Germania Il Governo italiano, al fine di attivare nuove correnti emigratorie nell'a1nbito europeo, ha preso in questi ultimi anni numerose iniziative sul piano internazionale, stipulando accordi bilaterali di emigrazione su materie detern1inate come quella delle assicurazioni sociali, e, recentemente, un vero e proprio trattato con la Germania, uno strumento completo cioè, col quale per la prima volta vengono fissati in questa materia capisaldi precisi: .conti11genti di uomini, salari, condizioni di lavoro, misure assicurative. Attraverso iniziative del genere è sempre auspicabile che si possa raggiungere in futuro l'attuazione di 11na politica che sviluppi la circolazione più ampia possibile del lavoro italiano in Europa e garantisca ai lavoratori sicurezza del salario, stabilità e parità di diritti con i lavoratori locali. È noto ,l'interesse dell'Italia a trasportare il problema della manodopera sul piano europeo nell'ambito .delle i11tesecomuni e degli organismi politicoeconomici internazionali, affinchè si possa dare contenuto economico e sociale alle intese stesse, che debbono tener conto, infatti, non solo dei problemi dello scambio delle merci, ma anche del lavoro. Sono noti altresì gli l5forzi [45] Bibloteca Gino Bianco

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