Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

Studenti e professionisti. - Una percentuale minima fra la popolazione di Buccino: appena lo 0,9 %; 49 studenti medi, 16 universitari. I primi, come al solito nel Mezzogiorno, sono per lo più iscritti alle scuole cosiddette umanistiche; i secondi alla facoltà di legge. Passando alle cifre assolute, infatti, si notano 22 iscritti ai licei-ginnasi, 17 agli istituti magistrali, 5 al liceo scientifico, 4 agli istituti tecnico-commerciali, e appena uno all'istituto di agraria. Per l'Università il linguaggio diventa ancora più duro (per lo meno per chi, come noi, auspica una maggiore tecnicizzazione): vi sono 9 iscritti alla facoltà di giurisprudenza, 2 alle scienze politiche, I alle belle lettere, I a matematica e fisica e 3 alla medicina (tali cifre si riferiscono all'anno accademico in corso). È inutile qui continuare la solita, purtroppo sterile polemica sui troppi avvocati del Sud; ad accrescerne il numero contribuisce anche Buccino, che, a parte gli iscritti attuali alla facoltà di legge, ha dato all'Italia, madre del diritto, dal 1950 in poi ben 7 laureati in tale facoltà, di cui 3 l'anno scorso. E nello stesso periodo, soltanto un chimico ha avuto i natali a Buccino, assieme a due medici ed a un laureato in Economia e Commercio. E lo stesso paese, nel campo della pura tecnica, si può vantare di aver avuto fra i figli prediletti soltanto due ingegneri negli ultimi 50 anni. Avvocati invece a bizzeffe; ed attualmente alla Pretura locale esercitano soltanto quattro di essi, molti avendo preferito darsi alla carriera statale. Non è che essi, sia detto per inciso, dominino la vita politica del posto, anche se il sindaco, ragioniere, come patrocinante in Pretura è in effetti considerato avvocato. Purtuttavia, gli avvocati esercitano la loro influenza locale e non vogliamo qui, esulando dalla nostra inchiesta, dire con quale profitto per il paese. A questi avvocati esercenti la professione libera bisogna aggiungere i tre freschi laureati in legge, che non esercitano e si preparano, manco a dirlo, per un concorso nelle Amministrazioni Statali. Ad essi si devono aggiungere quattro medici, un notaio, due geometri, tre farmacisti, trentotto maestri, una diecina e più di impiegati del Comune, del Catasto, del Registro e della Pretura. Singolare figura è un farmacista-avvocato, che è ormai purtroppo inchiodato alla sedia, e la cui influenza fu certamente un tempo molto grande sul paese, per lo spirito battagliero e polemico con il quale esplicò la sua attività politica. Questo il quadro intellettuale vero e proprio del paese; quadro che, a prima vista, potrebbe sembrare anche discreto, e che, infatti, ove volesse, potrebbe effettivamente contribuire con iniziative varie alla rinascita del paese. Ma qui ci sovviene Salvemini, con il suo celebre quadro del circolo civile; e non possiamo perciò non soggiungere che la maggior parte degli intellettuali di Buccino si è orientata verso i partiti di destra, se si eccettuano alcuni maestri elementari che seguono la socialdemocrazia. Un'atmosfera, in verità, abbastanza reazionaria, si può certamente notare in questo ambiente [43] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==