Il Centro di lettura. - Accanto alla Biblioteca Popolare, e non in con- . trapposizione ad essa, è sorto da pochi anni il Centro di lettura. << Esso è sorto su scala nazionale, dall'armonico connu bio del libro e del maestro. Si giova di raccolte, ma è sopratutto una scuola; non è una biblioteca, che l'adulto incolto non è in grado di usare, non la scu ola da cui forse per molti motivi rifugge, ma una istituzione nuova nella forma e nella sostanza, che assomma in sè i pregi ed i vantaggi delle raccolte di lib ri, attraverso la viva voce e l'indirizzo del maestro, in quella che si può defi nire la scuola del leggere». Il Centro di lettura di Buccino è stato fornito di libri dal Ministero, dal quale direttamente dipende. Sulla fornitura, dal punto di vista qualitativo, sono da fare le prime riserve. Mentre infatti si è data particolare prevalenza ai manuali di agricoltura e meccanica agraria , si è d'altro canto voluto dare anche un certo tono polittco e di parte ai libri e alle riviste. Non manca infatti il libro di Kravcenko; ma di libri moderni nessuno; hanno inviato l'intera Biblioteca Universale Rizzoli, la cui praticità è discutibile: dovendo infatti passare tali libri per diverse mani, s i trovano subito rovinati, per la loro non perfetta legatura. E accanto a man uali compassati e pesanti, come ad es. << Cos'è l'allergia », si ritrova Civiltà Cattolica, che, a parte tutto, non crediamo sia digeribile dai lettori di tal cen tro. Nè mancano, tra gli ebdomadari, la Settimana Incom e Selezione. Il Centro è frequentato da circa 40 ragazzi, che mostrano molto interesse per le letture fatte dal maestro dirigente, e p artecipano vivamente alle discussioni che si svolgono subito dopo. La maggi oranza degli iscritti è composta di contadini, che, pur stanchi della giornata di lavoro, sono molto attenti e portano molte volte dei ragionamenti pratici e pacati, che, crediamo, farebbero molto felice Carlo Levi. Tuttavia, anch e qui, l'indirizzo, o il metodo, è sbagliato, giacchè si leggono prevalentemente libri di amena lettura, come racconti e romanzi, il cui contenuto non ri esce che a falsare la visione dei contadini. Ai quali, infatti, piacciono molto di più i libri di avventura e quelli storici; ed è poi piaciuto molto Le mie prigioni di Silvio Pellico. Il famoso racconto di Hemingway << Il Vecchio e il Mare» non è piaciuto a nessuno di loro. A parte questo, bisognerebbe che ogni tanto ci fosse qualche conferenza di tecnici agrari; si dovrebbero p roiettare d~i documentari scientifici a passo ridotto. In ogni caso, il Centro di lettura potrebbe, nei comuni del Mezzogiorn.o, essere davvero il Centro di raccolta del mondo contadino, per dargli modo di entrare a contatto col mondo esterno, farlo partecipe della vita di tutti, con le più varie informa zioni e conferenze di attualità, che non lo farebbero più ritenere solo e abba ndonato. Per concludere, il maggior difetto dei Centri di Lettura è proprio quello di voler rincorrere i suoi iscritti nel puro e a stratto campo della sola cultura, invece dì contribuire alla formazione del citta dino: per cui quasi viene vietata esplicitamente qualsiasi discussione sui fatti del giorno. [42] Bibloteca Gino Bianco I
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