• nella sala della terza classe mascl1ile si sono presentati i Signori ... ». Così inizia la deliberazione adottata dal Patronato Scolastico di Buccino per la istituzione di una biblioteca popolare sul posto. Seguiva un'elenco di nomi, di tutti i notabili del paese, i quali, affermando << il vivo interesse di questa cittadinanza verso ogni istituzione educativa, ed in ispecie verso quelle che mirano al benessere intelletuale e morale », con poca, lodevole retorica, affrontaro110 subito il problema posto all'ordine del giorno e per acclamazione deliberarono la costituzione della Biblioteca. A ricordo di tale avvenimento fu stampato un opuscolo, che recava, oltre l'articolo introduttivo e la deliberazione già accennata, i vari giudizi lusinghieri di moltissime autorità nazionali e provinciali, e dei giornali dell'epoca, le varie offerte in libri e quelle in denaro pervenute al Comitato. In totale esso ricevette 606 volumi, 349 lire e quaranta centesimi a tutto il 1914; per cui la Biblioteca potette contare a tale data su circa mille e più volumi. Oggi, dopo più di trent'anni, la Biblioteca non ha più di 1018 volumi: numero esiguo, dal quale bisogna poi detrarre circa 70 libri fuori uso materialmente, ed ancora un centinaio per il nessun interesse culturale che presentano. La sua composizione qualitativa è estremamente arretrata, e, accanto ai classici libri di Dumas o di Zevaco, vi sono pochissimi libri moderni. La Biblioteca è molto povera e per giunta non usufruisce di una ben piccola aula a sua disposizione: i suoi due armadi sono attualmente confinati a fianco del gabinetto di un piccolo edificio, dove esistono tre aule scolastiche. Tuttavia, c'è molto da sperare grazie all'impulso dell'insegnante G. C. che, da quando ha preso le redini della Biblioteca, ha sollecitato con successo l'iscrizione di 25 persone, dal·le quali ottiene circa 5 - 6 mila lire all'anno; ed è poi riuscito ad ottenere circa quindicimila lire da altri enti. Con tale denaro sono stati acquistati una quarantina di libri, il che però è ancora troppo poco: dovrebbe essere alquanto più folto il numero degli iscritti e vi dovrebbe essere un più cospicuo contributo del Ministero. L'incremento degli iscritti servirà all'autofinanziamento della Biblioteca; ma tale incremento potrà ottenersi soltanto con una sagace ed attiva propaganda, che inc'iti alla lettura. A Buccino, in verità, si legge poco, e lo vedremo meglio in appresso: basti dire a questo proposito che in un anno, nel 1955, sono stati letti appena 140 libri della biblioteca, con una media di circa 6 libri a testa, ma che per qualcuno degli iscritti è risultata uguale a zero. E dire che la composizione sociale di tali iscritti esprime quanto di mèglio si possa desiderare: 1O % agricoltori, 40 % studenti, 30 % professionisti e 20 % artigiani. I più forti lettori (?!) sono nelle due ultime categorie; e all'incremento degli stessi si dovrà perciò te11:dere,allettandoli sopratutto con letture moderne. [41] Bibloteca Gino Bianco
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