Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

Ebbene, da questo quadro risulta evidente che vi è maggiore frequenza, e, quindi, minore evasione, nelle scuole di aperta campagna. Fenomeno che non bisogna affatto trascurare, e dal quale bisogna trarre auspicio perchè sempre più numerose scuole rurali siano aperte. Bisogna aggiungere che la popolazione scolastica nelle campagne non gode delle agevolazioni di quella urbana, giacchè quest'ultima può frequentare le classi proprie senza subire la simultanea presenza di alunni di altre classi, mentre il contrario succede in campagna. Infatti, per 26 classi rura'li esistenti nell'intero agro, vi sono soltanto undici 1naestri, il che rende quanto mai improba la fatica di qu_esti ultimi e difficile il profitto degli alunni. Ognuno dei maestri è infatti obbligato ad insegnare a tre, o al minimo a due classi; con la presenza di venti e più alunni in media per ogni aula. Non solo, ma gli scolari del centro urbano godono della refezione scolastica, di aule più pulite, della biblioteca: ciononostante, tra di essi è maggiore la evasione scolastica. Come già dicevamo prima, questo fenomeno è interessante, e denota che, ove si seguano larghi criteri di distribuzione geografica delle scuole rurali, nelle frazioni, il fenomeno di analfabetismo dei contadini potrebbe ulteriormente attenuarsi. · E, si può aggiungere, con relativa soddisfazione, se durante l'anno scolastico vi sono state solo quattro denunce al Pretore per mancata frequenza scolastica e i genitori colpiti erano contadini, tali denunce hanno sortito l'effetto desiderato, giacchè i ragazzi subito dopo si sono presentati a scuola. Quindi, dal punto di vista della freq1.1enza scolastica, si può dire che Buccino sia quasi all'avanguardia nel Sud. Dal punto di vista della edilizia scolastica, non si può però dire la stessa cosa. Già abbiamo accennato alle scuole rurali, dove soltanto il sacrificio e l'amore dei maestri sono riusciti a creare ambienti q·uasi confortevoli. Ma questo in pochi casi: per il resto si tratta di aule ricavate da masserie o casini di campagna, la cui destinazione originale ha certamente nuociuto a quella attua'le. Vi è poi nel centro urbano un edificio scolastico costruito da poco, la cui costruzione è stata non solo laboriosissima (essendosi impiegati per la stessa circa otto anni) ma sopratutto costosissima: il costo di dieci aule è stato di circa 27 milioni, essendosene spesi ben otto per le sole fondamenta; infatti, era stato scelto un terreno· franoso, che letteralmente ingoiò il primo stanziamento. Di tali aule sono utilizzate appena otto; mentre altre nove aule occorrenti per la scuola sono disseminate un po' dappertutto nel paese; i1 l che ovviamente nuoce molto all'educazione dei ragazzi. Le aule, però, anche se troppo piccole, sono piuttosto ben messe, non c'è s-op,raffollamento, nè doppi orari. ' Ar1che qui esistono le solite lamentele dei genitori verso i metodi educativi dei maestri elementari; ma, per fortuna, sono abbastanza limitate, perchè la buona maggioranza di questi ultimi, oltre che composta da maestri di ruolo (soltanto quattro su ventotto non lo sono), e che l1anno quindi un maggior [38] BiblotecaGino Bianco

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