Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

solo 195 senza messa. Taluno potrà obiettare che dopo il Concordato il matrimonio religioso costituisce, anche per la sua maggiore solennità, un atto cui ciascuno finisce conformisticamente con l'adattarsi, e che la scelta di un matrimonio con rito civile deve superare ostacoli e difficoltà. La obiezione app,are a prima vista fondata; ma essa è smentita dalle successive cifre, che si riferiscono, per esempio, all'amministrazione degli Ultimi Sacramenti: su 2.170 defunti, sempre nella diocesi di Mantova du .. rante il 1948, 1.453, pari al 67 per cento, insomma circa due terzi, hanno ricevuto tutti i Sacramenti, e 525 unicamente l'Estrema Unzione. Soltanto 17 hanno opposto un rifiuto personale; per 43 il sacerdote non è riuscito a superare l'opposizione dei familiari; e per 132 le cause del mancato adempimento vanno attribuite ad incuria. Si potrà ,controbattere che in quella diocesi l'Autorità ecclesiastica è particolarmente attiva; ma le esortazioni altrui valgono fino a un certo punto, esercitano una presta affatto relativa,, se ciascuno di noi non è apparecchiato e disposto ad accoglierle. Anche le percentuali che si riferiscono ad altri atti della vita religiosa vanno attentamente meditate: sempre nel 1948 adempiono il precetto festivo nella diocesi di Mantova il 37 per cento degli obbligati, ed il precetto pasquale il 60 per cento; la frequenza è maggiore presso i giovani, che gli adulti; ove si passi, poi, a considerare le attività esercitate dai fedeli, si ottiene la conferma, anche questa v.olta, che le maggiori diserzioni si verificano presso le categorie degli operai, dei salariati agricoli e dei braccianti. Dove urgono da presso il bisogno e la miseria, le necessità dell'esistenza quotidiana impediscono o, p·er lo meno, compromettono il libero sviluppo della personalità; del resto, le inchieste fr,ancesi hanno messo in rilievo I come il fervore e l'impegno religiosi aumentino di mano in mano che la pr,omozione operaia viene trasformando i manovali in operai qualificati (un argomento ulteriore inteso a dimostrare l'errore di quei cattolici di casa nostra che concedono a velleità integristiche e reazionarie, e che concepiscono la religione in funzione conservatrice, come un puntello dell'ordine e del privilegio costituito). Orbene, se si guardi alle cifre riportate - e alle numerose altre che avremmo potuto citare, ma che abbiamo di proposito trascurato, dato che esse concludono in maniera invariabilmente autentica - si converrà come sia per la meno improprio parlare in Italia di scristianizzazione e di laicismo in un senso integrale. Questa parola e questo atteggiamento, nel senso [28] · Bibloteca Gino Bianco

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