suo peso. Si aggiungano ad esso gli impulsi vigorosi che vengono al partito Ja organizzazioni a cui lo legano in varia misura ragioni di affinità o di cointeresse e delle quali qualcuna è in un periodo di particolare vivacità: Coltivatori Diretti, C.I.S.L., A.C.L.I., ecc. Si aggiunga ancora la suggestione che sull'opinione pubblica esercita sempre, per il solo fatto di esser tale, la parte che detiene una -cosìcospicua somma di poteri nel Governo, 11elle Provincie, nei Comuni, 1 nelle mille istituzioni ed enti in cui si articola la vita pubblica italiana. Si aggiunga, infine, il privilegio costituito da una quasi ufficiale investitura di ra,ppresentanza ,degli interessi della fede e della Chiesa cattolica. È evidente che un partito il quale controlla idi solito un buon terzo dell'elettorato meridionale ed ha tante e così varie ragioni di opportunità è destinato - quali che siano gli orientamenti che prevarranno 1 nella votazione del 27 maggio - a rimanere l'elemento fondamentale del prossimo periodo amministrativo: quello intorno al quale, in regime di proporzionale, fatalm,ente verranno a legarsi, nella grande maggioranza dei casi, le fila di ogni_combinazione di governo locale~ Ma, se questi sono gli odierni termini di potenza della posizione democristiana nel Sud, quale è poi il significato politico di essa ? Non è facile rispondere a questo interrogativo. Allo scudo crociato si appoggiano in ogni luogo _glielementi sociali più disparati. L'azione delle amministrazioni democristiane testè decadute non è stata ·univoca. Le stesse dirigenze periferiche del partito, consce della eterogenità delle forze che i11 esso confluiscono, lasciano agli elementi locali un buon margine di li- . bertà di movimento nelle competizioni e nelle vicenqe amministrative. Ed è ·proprio da questa grande varietà di posizioni e di atteggiamenti che affiorano anche oggi quei motivi di preocc11pazione, che hanno sempre accompagnato l'azione della Democrazia Cristiana nel Sud. Chè, se un significato politico prevalente dovesse attribuirsi ai suoi atteggiamenti, esso sareb1 be, oggi come oggi, quello di una tendenza alla liquidazione della estrema destra nel senso di un assorbimento trasformistico delle posizioni residue della stessa, con tutti i suoi interessi, le sue tradizioni, i suoi uomini; si dovrebbe riscontrare altresì il significato di una tendenza all'assorbimento « spicciolo » dell'estrema sinistra ,e di ogni altra forza viva, sul piano di una conversione, magari non disinteressata, di piccoli gruppi, se non proprio dei singoli uomini. Sarebbe, insomma, la tendenza di un paternalismo grigio così nelle sue pretese conformistiche, come nei metodi [14] Bibloteca Gino Bianco
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