Nord e Sud - anno III - n. 18 - maggio 1956

è in fin dei conti il perenne " pericolo del conformismo", cui si oppongono diuturnamente coloro che più sentono il " valore " e la sua infinita potenza creatrice. Sono gli uomini come il Comn-iager che dinanzi a quel " pericolo ", che ha sul volto i segni inconfondibili dell'irrazionalismo e dell'illiberalismo, hanno il co• raggio di prendere una posizione di lotta senza quartiere. E in verità questa lotta il Commager la sa combattere bene: ora sarcastico, ora severo, ora serratamente logico, l' A. smaschera tutti i sofismi in cui si sanno avvolgere le forze dell'illiberalismo. Tutto questo l'A. può fare perchè ha un saldo concetto della libertà, benchè vi giunga tramite la via del pragmatisn-io, che lo fa appunto parlare di una " necessità pragmatica della libertà ". Egli stesso afferma di attenersi proprio al metodo del pragmatismo << che procede da questa semplice domanda: quali sono le conseguenze pratiche di un modo di agire che neghi o ostacoli la libertà? È nel momento in cui ci poniamo tale domanda, ne consideriamo le implicazioni, e ne cerchiamo la risposta, che ci appar chiaro come la libertà non sia soltanto un diritto, ma una neces- . ' sita ~- E l'analisi delle << conseguenze pratiche dell'aggressione all'indipendenza di pensiero, al non conformismo, e al dissenso, che si allarga e si rafforza in tutto il (suo) Paese » • fornisce una ottima occasione all'A. per denunciare tutti gli abusi e le assurdità delle varie associazioni patriottiche o filopietistiche, quali l'American Legion, Le fig/1:edella rivoluzione americana, o delle organizzazioni economiche, quali l'Associazione Nazionale degli industriali e le Camere di Commercio, o addirittura della Commissione per le attività antiamericane. As• sociazioni e Commissioni che, sotto le forme dell'anticomunismo isterico e del• la difesa dell' american1:smo, rivelano l'irrazionale << paura della libertà » propria dei primitivi. Giustamente contro coloro che si sono posti fuori delle migliori tradizioni dell'americanismo, l'Autore dello << Spirito Americano » può rivolgere le severe domande: << che ne sanno loro dell'America? ... Quale eroe americano potrebbe superare le loro prove, chi uscirebbe incensurato dalle loro commissio- . ? n1. ». Ed ecco che all'uomo che ha studiato le profonde sorgenti della civiltà americana, dell'America vera che va da W ashington a Roosevelt, viene spontaneo di dire di quei paladini dell' americani"smo quello che Emerson disse di W ebster, quando questi sosteneva la legge sugli schiavi fuggitivi nel 1850: « la parola " onore " in bocca a W ebster fa lo stesso effetto della parola " amore " in bocca a una puttana ». Ed è questo invero l'effetto che a noi come a qualsiasi uomo di cultura fanno le sacre parole di << cultura », << verità », o magari << libertà », sulla bocca di gente come quel Charles C. Teague di cui ci dice il Commager, influente membro all'u~io di reggenza dell.'Università di California, il quale giustificava la richiesta del giuramento di << lealtà » nell'Università, perchè era profondan1ente convinto... << che oggi si vuole distruggere la libertà nel mondo>. Il che sta appunto a dimostrare come sotto la maschera dell'anticomunismo vi sia negli Stati Uniti una pericolosa corrente di conformismo illiberale « secondo il quale la verità è già nota e che tutto ciò [110] Bibloteca Gino Bianco ..

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==