posto, e con piena consapevolezza, dell'equivoco e maldicente conformismo, della sfiducia negli altri perchè sfiducia in se stessi, dell'antisocialità che si fa gregge, dei luoghi comuni, in una parola del qualunquismo, di qual- . siasi tipo e colore esso sia; ed è inutile dire che è altresì l'opposto del fanatismo, che del resto ha spesso la stessa matrice del qualunquism?: la stupidità, la sfiducia nel pensiero proprio e l'arroganza verso il pensiero altrui. La collusione tra il deluso fanatismo e la m'alevolenza ad ogni forma di politica, colt;a nel suo primo formarsi, appariva ad Omodeo il grosso pericolo e il grosso malanno, contro cui bisognasse prima combattere. Ma e.on questo entriamo nel vivo della problematica politica, quale si articola nel- ]' Acropoli; e prima di a·ddentrarci in un suo più particolareggiato esame v,orremmo chiarire il valore e il significato che nella rivista ebbero le collaborazioni. Di fronte alla personalità così spiccata del direttore, gli apporti dati al1' Acropoli dai collaboratori, p·ure se spesso assai pregevoli, vengono per così dire assorbiti. Nè soltanto quelli degli scrittori consentanei con lui, ma anche quelli che egli ospitava sulla rivista o per la stessa esigenza di offrire ai lettori un' obiettiva documentazione, che lo induceva a stralciare ogni mese « dalla stampa italiana e straniera» i passi per un qualsiasi rispetto interessanti, o per chiarire le p-osizioni assunte entro il suo partito, o infine come indice di una p-ossibile convergenza da parte di forze di altra origine e· natura. Essi insomma servivano semp·re a mostrare speranze ed orientamenti di Omodeo, a color~rne e sfumarne la figura p.olitica. È il caso di saggi come quelli di Lizzadri e Pesenti, che più avanti esamineremo proprio in questo loro significato. Tra la collaborazione dei compagni di fede e di lotta, merita un cenno particolare per alcuni. suoi particolari car~tteri quella di Gabriele Pepe, allora lontano dall'essere folgorato sulla via per Damasco, e « liberale di sinistra ». È la collaborazione più continu;a e più ampia, ma non sempre la più fedele. Apparentemente tra i giudizi e le idee di Pepe (allora) e quelli · di Omodeo la coincidenza sembra assoluta. Ma in Omodeo poteva essere tal- , . vol~ errata la valutazione politica, o, se più piace, etiço-politica, dei fatti; in . (90] Bibloteca Gino Bianco
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