Veramente fu, questa passione morale e civile, il tratto distintivo della sua pers.onalità inconfondibile, il segreto della sua operosità prodigiosa, del suo stile, del fascino che i suoi modi e la sua parola privi di grazia pur esercitavano. La presenza di quel fuoco interiore era avvertibile subito, nella sua opera come nella sua perso~, pur così austeramente disadorne e schive: fino a che punto avvertibile, basta a mostrarlo il numero stesso di omaggio postumo ad Omodeo, con cui l'Acropoli chiuse le sue pubblicazioni. La impressione dolorosa e tuttavia esaltante che la morte immatura dell'uomo · diede a noi pure - d'una gran forza logorata dalla sua stessa tensione e fatta soccombere rapidame11te ;al male - vi riappare insistente. La riporteremo nelle commosse parole di un discepolo, Galante Garrone: << La sua fine ... ebbe veramente, nella sua nuda ed austera semplicità, qualcosa di e~oico. Una mortale stanchezza lo minava da anni, un senso amaro del fallimento della sua generazione, un'angoscia soffocata per le sorti d'Italia e dell'umana civiltà. Ma quando l'ora fu giunta, tutto egli represse in sè, stanchezza e amarezza e angoscia, in uno spasimo estremo di energia e si addossò responsabilità immani e si sprofondò nel lavoro» (10). Calamandrei, che negli ultimi anni aveva << avuto la fortuna di ~vvicinarlo spesso » al Consiglio Superiore della P. I. e alla Consulta, aggiunge qualcosa ;a quest'impressione: un senso di stupore e diremmo quasi la sensazione fisica dell'appassionata energia spiegata da Omodeo in quella sua • estrema stagione: << Per lui non esistevano, nell'adempimento del dovere, questioni grandi e questioni secondarie: tutte, anche le più aride e burocratiche, a11cheil comma di un regolamento d'esami e le formalità di un concorso, diventavano una questione di coscienza, in cui s'impegnava tutto. Con i suoi occhi un po' obliqui come di un toro che stesse per cozzare, con quella sua voce gutturale come se l'irruenza del pensiero gli facesse groppo, si lanciava a testa bassa sull'argomento: e sotto il piccolo caso di ordinaria amministrazione scopriva e denunciava il malcostume che circolava nel profondo. Non parlo di lui studioso e pensatore, chè non avrei l'autorità per farlo: perfino nel campo giuridico e costituzionale la sua scienza era talmente prodigiosa, da ( 10 ) Ad A.O. p. XLIV. [88] Bibloteca Gino Bianco
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