Già solo per questo suo suggerire, senza darsene l'aria, un approfondimento e uno slargamento dei temi meridio11µlistici, L'Acropoli andrebbe riletta e meditata. Ma si pensi iancora a tutta la ricchezza di motivi e di soluzioni (e sia pure, talvolta, di errori) che la revisione critica del liberalismo continuata da Omodeo sullo slancio di Croce oltre Croce stesso, . ' acquistava dall'esser continuamente provat,a al fuoco della politica militante: come app,unto avveniva su quella rivista. Un po, tutti nel Partito d'Azione si provarono a quei tempi a superare il concetto crociano di libertà, per conciliare la libertà stess,a con la giustizia: ma nessuno, convien dirlo, riusciva ad evitare l'ironico paragone del sandwich, coniato la prima volta dal terribile loico per gli abbozzi programmatici di Rosselli: « una fetta di socialismo tra due fette di libertà». Omodeo era troppo dotato di spirito filosofico per accettare quella « commistione di cose eterogenee, come un principio etico con l'utilitarismo economico·» (5 ), e non avvedersi che in tal modo avrebbe contraddetto alla istanza fondamentale del nuovo senso della libertà teorizzato dal Croce: « il congiungimento definitivo della libertà politica con la libertà morale » ; chè anzi proprio questa istanza egli sentiva vivere nei suoi compagni di partito, almeno come pathos grazie ~l quale il loro « anelito di libertà », ... nella lotta concreta, risultava << qualcosa di diverso dal dottrinarismo liberale della fine del secolo scorso ». Così, proprio nel vivere concretamente tato », ma che solo si fossero fatti << di ciascun barone molti baronetti, emulatori degli J,.. .--1. !ftcrf antichi baroni solo nella prepotenza». Quanto a Dorso - tenuto peraltro in gran pregio da Omodeo, e collaboratore lui stesso dell'Acropoli - è doveroso ricordare che egli, dopo aver elevato la questione meridionale a problema di fondo dello Staio -=- italiano, andava allora mirando, se non ad una integrazione politica, per lo meno ...,.. ad una più sana e più lata economia internazionale per risollevare le sorti del Mezzogiorno (cfr. Nord e Sud, n. 3., << Guido Dorso e l'Azione» di Renato Giordano, segnatamente a pg. 116); ma permaneva in lui, perchè gli era connaturato, uno schematismo eccessivo. ( 5 ) Questa e le successive citazioni sono tratte dall'articolo << Del Partito d'Azione )> (I, p. 129 sgg.), passim. [82] Bibloteca Gino Bianco
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