qualche tempo ferve attorno alla convenienza o meno di una politica di sostegno dei prezzi agricoli (40 ): siccome però il sostenimento dei prezzi viene propugnato come l'intervento dagli effetti « più immediati ed efficaci>>in pro dell'olivicoltura e della produzione olearia, siccome ha innegabilmente il pregio di essere tra le provvidenze quella di « più facile e pronta attuazione », sarà opportuno additare brevemente i motivi per cui questa «via breve», non che addurre a risultati proficui, sembra piuttosto addurre a risultati rovinosi. Evidentemente npn si potrebbe per~eguire un sostenimento del prezzo dell'olio d'oliva di pressione senza, del pari, costringere i produttori degli olii rettificati e degli olii di semi a rialzare i proprì prezzi, mediante l'imp10sizione di nuovi balzelli sulle rispettive produzioni; o, altrimenti, si assisterebbe ad una nuova << fuga » dei consumatori (almeno di una buona parte di essi) dal mercato dell'olio di pressione. Anzi, le distanze tra i prezzi dei varii prodotti dovrebbero essere accorciate, nel senso di far crescere più che proporzionalmente i·prezzi dei succedanei dell'olio puro d'oliva. Ed infine, sempre al fine di evitare un restringimento del mereiato, tale da neutralizzare gli effetti del prezzo «sostenuto>>, si dovrebbe agire concomitamente sui grassi di origine non vegetale, ottenendo anche qui un innalzamento dei prezzi. Ora, se il reddito di larghi strati della nostra popolazione non ( 40 ) Su una politica di sostegno dei prezzi agricoli si ha un'interessantissima analisi del prof. G. Demaria (V.: Atti del convegno nazionale sulla stabilizzazione dei prezzi in agricoltura, Camera di Commercio, Industria e Agricoltura, Cremona, 19 settembre 1954, <<Relazione generale del prof. G. D.»). Avvertiamo che lt si p arla appunto di una <<stabilizzazione~">,mentre generalmente per <<sostegno» si è propensi ad indicare una « sostenutezza » dei prezzi: insomma, mentre la <<stabilizzazione » non comporta necessari·amente dei prezzi molto elevati (ed anzi, il prof. Demaria raccomanda di tener presenti i prezzi dei mercati internazionali e di adeguarvisi il più possibile), quando si parla di <<sostegno » da parte delle categorie interessate - lo si confessi o no - si guarda principalmente alla elevatezza del prezzo. Merita di essere citato un periodo del Demaria (Atti, p. 82): <<... è indispensabile accordare il privilegio dei prezzi di sostegno solo a coloro i quali si assog gettino ai controlli necessari per rendere più produttivi i loro processi di coltivazione e per migliorare la qualità dei prodotti. Ciò significa che gli agricoltori dovrebb ero accettare di far parte delle associazioni e delle cooperative di sviluppo che la si tuazione richiede ... Diversamente, sarebbe ancora da preferirsi la formula della lib era • • • concorrenza con 1 suoi morti ~. · [71] , Bibloteca Gino Bianco
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