tasse automobilistich•e ed entro certi limiti la stessa hnposta generale sul1' entrata. Ed invero, altro è la progressività delle imposte nei confronti dei singoli contribuenti, a/,tro è la progressività dell'intero sistema fiJcale nei riguardi delle varie zone del Paese. Perchè è fin troppo evidente che anche una sensibile progressività per talune imposte dirette e tasse può risultare praticamente annullata sul piano territoriale dall'esistenza di forti imposte · indirette gravanti su tutti i consumatori, indipendentemente cl.al loro reddito. Dalla circostanza - che il sistema tributario italiano porta al prelievo - tanto nel Nord quanto nel Sud - di una frazione all'incirca uguale del reddito prodotto nelle due p,arti d'Italia, discende la conseguenza che tale sistema - sul piano territoriale - non presenta affatto quella << tendenza alla progressività >> che il prof. Stammati ( 29 ) vorrebbe ad esso att:ribuire. Al contrario, sotto questo aspetto, potrebbe piuttosto parlarsi di una tendenzialità regressiva del sistema: perchè far pagare al N.ord il 21,07 % su un reddito medio annuo di circa 220 mila lire e ~l Sud il 20,49 % su un reddito medio di circa 100 mila lire (30 ) non significa, a mio modo di vedere, adottare, sul piano territoriale, il principio della progressività. Significa soltanto che il nostro sistema fiscale accoglie su questo piano un principio di quasi esat~ proporzionalità dell'imposizione al reddito, nonostante le fortissime differenze nella potenzialità economica delle varie • • reg1on1. Ora, questo stato di cose potrebbe esser giudicato desiderabile o non desiderabile a seconda dei punti di vista dai quali si pongono i fautori della proporzionalità o i f,autori della progressività. Ma quel che non si può disconoscere è che un sistema fiscale sostanzialmente ispirato al criterio della proporzionalità sul piano territoriale non sembra essere in armonia con una politica di elevamento del reddito delle aree sottosviluppate del nostro Paese. ( 29 ) G. STAMMATI, Pression.e fiscale, ecc. cit. p. 13. ( 30 ) Queste cifre del reddito n1edio si riferiscono al 1953 e sono state ricavate dai dati del Tagliacarne (op. cit.). [32] ~ Bibloteca Gino Bianco
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