pagate dai fabbricanti nei luoghi di produzione, incidano solo sugli a-bitanti delle regioni ove sono collocate le fabbriche, non può essere accolto neppure per grandissime ripartizioni come quelle considerate dallo Stammati (Nord e Sud). Ad esempio, nell'esercizio 1953-'54- nonostante che la quota di partecipazione del Sud al reddito nazionale complessivo ed al volume totale dei consumi si aggirasse intorno al 18-19 % - il contributo percentuale del Sud al pagamento delle imposte di fab·bricazione fu molto differente per le varie merci: 19,9 % del totale nazionale per gli spiriti; 10,7 % per lo zuccher.o; 19,2% per la birra; 0% per il glucosio e il maltosio; 16,3 % per gli oli di semi; 21,5 % per gli oli minerali; 8,7 per cento per l'energia elettrica; 0,2 % per i surrogati del caffè; 2,7 % per i filati. Ora questa notevole diversità della partecipazione del Sud al pagamento delle varie imposte di fabbricazione dipende ovviamente dalla differente ripartizione sul territorio nazionale delle fabbriche delle varie merci soggette ad imposta. Così ad esempio il basso valore della percentuale del Sud per lo zucchero, gli oli di semi, l'energia elettrica, i surrogati del c,affè ed i filati, deve ascriversi alla notevole concentrazione nell'Italia Centro-Settentrionale dei maggiori centri di produzione. Ma il fatto che una gran parte dei pagamenti per imposte su queste merci 1 avvenga in Alta Italia, 110n può autorizzare ad ammettere che l'incidenza effettiva sulle varie regioni delle dette imposte coincida con gli incassi (percussione). E pertanto il prof. Stammati non può validamente sostenere ,ad es. che la totalità delle ingenti somme pagate nel Nord per la fabbricazione dello zucchero, dell'energia elettrica e dei filati, sia effettivamente pagata dai consumatori del Nord: perchè la verità è che una parte notevole di queste merci - nel cui prezzo di vendita è incorporata la quota relativa all'imposta di fabbricazione - viene bensì fabbricata nel Nord ma è poi consumata nel Sud. Nè può ammettersi, d'altr~ parte, che, come ritiene lo Stammati, nell'ambito di ampie circoscrizioni come quelle qui considerate, << gli investimenti fra una regione e l'altra si compensino>> (). Infatti, dal nostro precedente lavoro si rileva che calcolando l'incidenza delle sing.ole imposte in base al consumo, l'attes,a compensazione non si verifica: tanto che ( 7 ) G. STAMMATI, Pressione tributaria, ecc. cit. p. 10. [25] Bibloteca Gino Bianco
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