Nord e Sud - anno III - n. 17 - aprile 1956

' ciose. Se poi dal Corriere volgiamo lo sguardo agli altri « fogli di notizie>>, troviamo che, quanto al livello della collaborazione, il primo ha finito col depauperare notevolmente i secondi, ma non fino al punto da non aver opportunamente stimolato, proprio perciò, una più coraggiosa ricerca di nuove firme; e quanto alla critica p.olitica, essa si ritrova sì qua e là anche a buoni livelli, ma sempre come il frutto dell'intelligenza o dell'esperienza di q11alche columnist (Salvatorelli in primissimo luogo, naturalmente) o corrispondente (vogliamo fare un solo esempio, uscito proprio dal nostro gruppo: Michele Tito da Parigi per Il Messaggero); 11\ai come risultato perseguito tenacemente da una equilibrata e coordinata équipe. Non parliamo dei quotidiani dell'Italia meridionale cui questa rivista ha dedic,ato numerose note e una estesa inchiesta; ma di critica politica è povera anche la più progredita stamp.a quotidiana dell'Italia centro-settentrionale, se per critica politica si deve intendere, come dicevamo, quel lievito che ha promosso a salda istituzione civile la stampa dei P1aesi liberi. Questo non vuole essere nè uno studio sui quotidiani italiani, nè una rassegna di tutte le form.e della critica politica e di tutte le sue manifestazioni; ma, come dicevamo, soltanto un sommario bilancio dei rapporti fra critica politica - intesa come << anticonformistica ed anche, in un certo senso, prepartitica » - e stampa d'informazione. Tuttavia si deve dire che la critica politica italiana può vantare al suo attiv.o alcune pubblicazioni specializzate di un certo valore. Si è già accennato a qualche esempio di rivista o di settimanale. Si vuole aggiungere che non sempre però queste pu1 bblicazioni sono << prepartitiche >>: si pensi ai periodici comunisti, Rinascita e Società, e agli organi di corrente ,della Democrazia Cristiana. Inoltre la critica politica può vantare una presenza continuativa su vecchie e nuove riviste effettivamente sciolte da impegni o legami di partito, ma che presentano a volte il difetto opposto, di essere troppo antologiche, anche se nel senso più ricco delLa parola: si pensi alle riviste che sono le ultime trincee azioniste, al Ponte e a Nuovi Argomenti per esempio, e le si confronti all'Acropoli di Omodeo o alla Nuova Europa di Salvatorelli. Infine vi sono firme autorevolissime - queste, si deve riconoscerlo, per gran parte di provenienza politica azionista - che alla critic.a politica italiana hanno conferito decoro in questi dieci anni. E qualcosa si deve poi pur aggiungere ,sui rapporti fra critica politica e quei settimanali a grande tiratura che, nel decennio preso in considera-- [18] Bibloteca Gino Bianco

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