Nord e Sud - anno III - n. 17 - aprile 1956

' tiv~mente nelle redazioni della stampa più tendenziosa, continuando ad essere, con questo o quel colore, niente altro che « imbonitori » di quella «propaganda» contro la quale Adolfo Omodeo nel 1945 (3 ) esortava << quanti si sentono afflitti da questa mortificante procedura d'imbonimento, che li tratta da gregge stupido di fiera», non ,a reagire con « atteggiamenti apolitici e antipolitici », qualunquistici insomma, ma « a formarsi una riflessa opinione dei problemi>>, a diventare << un elemento della vivente opinione pubblica » (4 ). ·. Italiani vi esorto alla critica p.olitica, suonava foscolianamente l'appello di Omodeo nel 1945: << critica politica ci occorre... la riflessione approfondita, l'analisi acuta di atteggiamenti e di concetti potranno risolvere presso la sfiduciata opinione dei molti l'attività del cittadino che vuole elevarsi a coscienza della patria, dell'ambizioso che vuole legare il suo nome a qualcosa di grande: la critica ridarà prestigio alla politica ». Queste parole erano scritte all'indomani della Liberazione, prima ancora che si manifestasse esplicitamente la reazione q~lunquistica. Ad ascoltare oggi, dieci anni dopo, sui treni o nei salotti, nei circoli o nei caffè, gli sbrigativi rif erimenti a cose della vita pubblica da parte di persone che leggono i giornali più diffusi, non si potrà negare che persistono « imbonimento » ie « propaga~da »; e la piena maturazione dei loro frutti, tanto malefici per la coscienza pubblica e per la critica, lungi dal << ridare prestigio alla politica», ha finito col paralizzare le stesse classi dirigenti, tanto male informate e orient,ate dai « fogli di notizie ». È dunque tutto passivo, tra ·corrosivo qualunquismo zelante conformismo tendenziosa propaganda, il bilancio della pubblicistica politica italiana in questi dieci anni? Certo qualunquismo conformismo propaganda sono frutti del fascismo, che la democrazia ha ereditato. E questi frutti sono ora abbastanza marciti. Forse già si intravvede un principio di maturazione dei frutti della democrazia, se si pensa a certe nuove firme e a certe nuove testate, di pubblicazioni però non quotidiane, di « fogli di idee » ancora, non già di « fogli di notizie >>. Comunque, il bilancio della pubblicistica po- ( 3 ) Per l'attività pubblicistica di Adolfo O:modeo - del quale proprio in questi giorni ricorre il decimo anniversario della morte - in questo periodo, si veda più avanti - in << Cronache e memorie » - l'articolo di Nicola Pierri. ( 4 ) << L'Acropoli »: a. I, pag. 132. [14] Bibloteca Gino Bianco

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