Anche nel tono virilmente angosciato di simili pagine, tuttavia, noi sentiamo non so che cautela, che linguaggio misurato e responsabile, quasi ripugnasse particolarmente ad Omodeo cadere nell'anticomunismo volgare; o un suo dis'Correremeno vigilato e prudente potesse davver.o scavare più profondo il solco che si andava aprendo tra le nazioni. La solidarietà internazionale cominciava per lui dall'Europ·a dell'Ovest: \ « Le nazioni sono come smarrite. Compiti che esse si erano assunti per tradizione paiono venir meno... Però abbiamo tutti - con la coscienza di un limite raggiunto nell'espansione delle nostre patrie - la coscienza di qualcosa che ci affratella col resto dell'umanità. Non vogliamo più le follie del nazionalismo che ieri giubilava per Io sterminio delle patrie altrui, e oggi delira sanguinosamente nella patria distrutta e asservita al tedesco. Sentiamo che abbiamo civiltà comune ... Sappiamo che questa comune civiltà circola egualmente a Roma e a Londra e a Parigi, e che ogni guerra fra i popoli europei equivale a una 'strage civile. Mirabeau e Pitt fanno parte ormai del nostro patrimonio mentale e morale, come Cavour o Garibaldi fan parte dela vita dell'uomo civile inglese o francese » (34 ). Egli sognava la federazione europea come aperta ai paesi .orientali del continente; ma l'origine del moto federativo non l;a vedeva che sull'Atlantico e il Mediterraneo; e il suo esempio era nell'America: << Anch'io, che non per professione soltanto, ma ·per intimo sentire ho il culto delle memorie e delle tradizioni, sino a soffrire per la casa che viene abbattuta e per l'albero testimonio di secoli passati che cade sotto l'accetta del boscaiolo, tante volte guardo con ammirazione gli Americani che circolano per Napoli e documentano un grande nuovo spirito. Moltissimi son figli dell'Europa, della Polonia, della Grecia, dell'Italia, dell'Irlanda; serban tutti una ispirazione lontana della terra d'origine, ma cantan le canzoni del Texas o del Far West, e sono animati dallo spirito della grande repubblica che insieme li unisce. I11dubbiamente, come mi hanno ammonito non pochi Americani, l'americanismo può avere i suoi pericoli. Ma agli occhi nostri si presenta come un'altra con_quista oltre le grettezze delle patrie troppo anguste che si esauriscono» (35). ( 34 ) I, p. 87. ( 35 ) I, pp. 87 e 88. [106] Bibloteca Gino Bianco
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