Non era tanto la emigrazione forzata di Polacchi e Tedeschi quello che atterriva Omodeo: << Se per una razionale sistemazione etnica è necessario che i Polacchi emigrino a Sud-Est, emigrino; se i Tedeschi devono essere puniti e perciò discacciati dalla Prussia Orientale, lo siano. Ormai ai costumi di Salmanassar o di Assurbanipal i Tedeschi ci hanno avezzati e se dai loro sistemi può trovarsi il rimedio del male è bene che sia ». Quel che turbava Omodeo era « il difetto di un ethos e di un diritto superiore in ~ale risoluzione »; la quale, uscendo da un libero consesso internazionale, avrebbe anche potuto avere il valore di una garanzia di avvenire per i Tedeschi stessi e di una unione giuridico-morale per l'Europa tutta, qualcosa di simile al patto che ricostituì gli Stati Uniti dopo la guerra di secessione.Ma « poggiando sulla forza delle baionette e dei carri armati», non conteneva in sè elemento alcuno di riscatto; la Germania ne s;arebbe stata indotta con più ostinazione alla resistenza e più legata al << mostruoso concetto della Realpolitik sviluppatosi sino ai campi di sterminio»; gli altri popoli sarebbero stati più esposti a perversioni del genere. Omodeo concludeva: << Penso però che il maresciallo Stalin face11dosi guidare nella politica polacca da preoccupazioni strettamente militari e nazionali non sia felice ... L'eccezione invocata pel caso della Polonia e della Prussia Orientale ha il torto di restare sul piano esclusivamente diplomatico. Invece di valere come eccezio11e può trasformarsi in gravissimo precedente e scatenare ancora u11a volta le cupidigie dei nazionalismi. Tanto più che si disegnano sempre più chiaramente quelle che nel linguaggio diplomatico si chiamano sfere di i,nfluenza, le quali implicano anc~e nell'Europa stessa una minorazio.ne antidemocratica del diritto dei popoli inclusi in queste sfere. Il pericolo diplomatico tipo Santa Alleanza, di stati superiore e stati inferiori, è perciò gravissimo. Un sentimento profondo di gi~stizia fra i popoli, che anima oggi quanti soffrono e combattono, può venire offeso dal costume diplomatico, che il maresciallo Stalin pare adottare. La coscienza democratica ha esigenze d'ordine superiore, che non debbono essere dimenticate; invoca dei Canning o addirittura dei Washington, non dei Metternich o dei Castlereagh. Un nuovo trattato di Vienna offenderebbe le forze morali che collaborano alla vittoria. Le democrazie occidentali hanno esigenze più delicate del nuovo patriottismo russo » (33). (3 3 ) I, p. 78 sgg. , [105] Bibloteca Gino Bianco
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