tura che è un fatto di necessità socialmente ristretto ed aristocratico, possa ' conciliarsi, tramite appunto la scuola, con le esig1 enze della democrazia a suffr,agio universale. Egli infatti da una parte assegnava alla politica « i] preciso compito di largamente favorire la scienza e aiutarne la sempre maggiore elevazione, evitandone le contaminazioni degli interessi mondani di qualsiasi specie»; dall'altra ;auspicava una trasformazione degli organi di cultura nei loro stessi motivi ispiratori, per la quale << non la cultura si degradi e discenda al livello delle intelligenze mediocri o inadatte, ma si compia da ognuno lo sforzo massimo nell'aspirare a quel grado che può del patrimonio culturale del paese>>.Così radicalmente mutata da avere la cultura come fine e non più come mezzo, la scuola italiana avrebbe potuto , compiere il suo compito più specificatamente politico: <<Naturalmente apolitica, la scuola deve fermare l'attenzione sul problema politico, perchè spontaneamente, la gioventù si orienti, secondo riflessioni personaìi, maturate nella considerazione delle diverse teorie e degli eventi conosciuti attraverso la scienza storica». Per una tale dignità della scuola, egli infine vedeva necessaria una mag-- giore dignità negli uomini della scuola: <<Tra i più urgenti bisogni della scuola sta quello di offrire alla classe degli insegnanti vita decorosa e possibilità di tranquillo studio, in corri-- spondenza ad una più rigorosa preparazione che la società deve chiedere loro >> (31 ). \ * * * Non solo l'ideologia marxistica era dunque rigettata da Omodeo sul piano teorico, ma anche sul piano della concreta azione politica egli pr,opugnava un indirizzo di fondo sostanzialmente diverso da qu,ello socialistico o comunistico. Tuttavia alcuni programmi immediati del P.S.I.U.P. e del P.C.I. erano comuni al partito di cui lo storico faceva parte, in quegli anni in cui non era ,avvenuta la sci~sionesocialista nè, cosa importante, la rigida separazione del mondo nei due blocchi: Repubblica, svecchianiento dello Stato, ampliamento delle classi interessate alla p.olitica, più radicale def~- ( 31 ) Il gruppo di citazioni è riportato da <<Politica e cultura » (II, pp. 98 e 99). [102] Bibloteca Gino Bianco
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