Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

zioni politiche. Nelle s11e tesi (rispecchiate come sono dagli articoli d'una rivista, da lui diretta) una formazione ideologica marxista si sposa frequentemente ad un ottimismo messianico e vagamente umanitario, tipico di certa tradizione del socialismo meridionale. Tutto ciò viene riscattato però, sul piano dell'azione concreta, da una sensibilità viva ed appassionata per i problemi locali. Negli anni successivi al terremoto del 1908 egli collaborò infatti,. validamente, con Io Zanotti-Bianco nella sorgente Associazione per gli interessi del Mezzogiorno (1 ). Questo gruppo dirigente all'indomani del 18 aprile, nella generale atmosfera di revanche reazionaria che cominciava a pervadere il Mezzogiorno, si trovò preso dallo sconforto; dubbioso d'aver puntato sul troncone perdente del socialismo, incerto sull'azione politica ancora possibile, esso si ritirò in un dignitoso Aventino. Eppure la provincia di Reggio, caratterizzata da un notevole frazionamento delle forze conservatrici, fra la D.C., i liberali, i monarchici e i fascisti, con un Partito Comunista che non aveva saputo o potuto riallacciarsi a vecchi e noti esponenti socialisti, e che per varie ragioni non aveva avuto possibilità di grande espansione, offriva ancora uno spazio per un Partito Socialista, quando anche esso avesse voluto battere ancora le vecchie strade del clientelismo. Bastava riassumere nelle file del partito le clientele provinciali, legate a qualche santone più o meno di sinistra, riconoscendo loro pieno diritto di cittadinanza e adeguato peso politico nell'ambito del P.S.I., ove finora le rappresentanze pr?vinciali erano state sacrificate dalla supremazia politica del capoluogo. A tal compito si accinse fin dalla fine del '48 l'attuale segretario della federazione e recente deputato, l'on. avv. Rocco Minasi. Di fronte 1 allo sconforto e al disorientamento del vecchio gruppo, questo avvocato di provincia non ancora quarantenne, dai trascorsi fascistici non troppo rilevanti, prese su di sè la responsabilità della Federazione Reggina. E lavorò sodo per alcuni anni, per rafforzare il partito, ed estromettere il vecchio gruppo dirigente. A questo duplice scopo poteva riuscirgli utile la provincia, con le sue vecchie clientele socialiste. Di tali clientele due grossi centri del litorale, Palmi e Polistena, costituivano le principali roccheforti. Palmi è un po' un'isola nella zona circostante, in quanto è caratterizzato da un notevole inserimento contadino nel processo della produzione, non presenta fenomeni di pauperismo rurale e gode, anzi, di una certa stabilità SO· ciale. Nel primo dopogurra il mondo contadino locale si era espresso politi- ( 1 ) Mentre questa richiesta era in corso di stampa, il Calarco si è dimesso dal P.S.I., per reazione ai metodi autoritari instaurati dall'on. Miviati nella federazione socialista reggina. Dei quatro Consiglieri Comunali socialisti di Reggio Calabria, due si sono dunque allontanati dal partito ed uno, Priolo, dalla vita politica locale. Non è da escludersi che di ciò si avverta qualche conseguenza nelle proprie comp~tizioni amministrative. [82] Bibloteca Gino Bianco

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