Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

equilibrio interno, ma anche una << personalità so~iale » nella vita pubblica campana. E qui potremmo dire italiana, poichè una caratteristica del movimento socialista in queste zone è certo di aver portato a termini di massin1a evidenza alcuni aspetti e contraddizioni del socialismo italiano negli ultimi anni. Il che potrebbe essere anche un merito. Calabria A chi studi la tradizione e lo sviluppo del movimento socialista calabrese è facile rilevare che esso non è un tutto unitario, ma appare distinto in due filoni, ambientati su due zone, tra loro molto diverse da un punto di vista sociale ed economico. La dislocazione geografica di queste due diverse tradizioni del socialismo calabrese può all'ingrosso sintetizzarsi nel modo seguente. Nella zona settentrionale della regione - gravitante intorno al massiccio silano ed articolata su un'economia in buona parte latifondistica e con un diradamento degli stanziamenti urbani - prevale la tradizione massimalistica; mentre nella zona più a Sud, che si stende ai piedi dell'Aspromonte, con una struttura agraria di media proprietà imprenditoriale e con più frequenti agglomerati urbani, hanno la meglio lo spirito e la tradizione riformistica. Le zone che già furono di tradizione massimalistica sono le stesse dove oggi è maggiore l'espansione comunista; nelle più meridionali, come la provincia di Reggio, il P.C.I. tallona invece il P.S.I. senza riuscire a superarlo. Nel 1946 la percentuale regionale ottenuta dal P.C.I. fu del 12,1 % dei voti validi, e le percentuali provinciali furono del 13,9 % nel Cosentino, dell' 11,3 % nel Catanzarese e dell' 11,2 % nel Reggino. La percentuale regionale del P.S.I.U.P. fu dell'l 1,1 % dei voti validi, e le percentuali provinciali furono rispettivamente dell'll,l (Cosenza), del 10,5 (Catanzaro) e del1'11,6 (Reggio). Ma il processo di dislocazione geografica delle tendenze, per così dire, di cui parlavamo poc'anzi, ap1Jare molto più evidente a chi osservi i risultati delle ultime elezioni politiche. Il 20,9 % che raccolse il P .C.I. in Calabria nel 1953 andò ripartito nelle percentuali provinciali del 22,4 % a Cosenza, del 23,3 a Catanzaro e di solo il 16,5 a Reggio; laddove il P.S.I., che nella regione totalizzò complessivamente 1'11,2 % dei voti validi, registrò le percentuali provinciali del 10,l per Cosenza, del 7,2 per Catanzaro e di ben il 16,8 per Reggio. La tradizione socialista della provincia di Reggio non è incentrata esclu- [79] Bibloteca Gino Bianco I

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