• bene al corrente di ciò, ne utilizza l'influenza professionistico-e1ettorale, tenendolo per il resto piuttosto appartato. Piuttosto debole nel capoluogo - dove peraltro esso è apparso nel '53 in forte recupero (1022 voti contro i 490 del '52) -, nell'Alifano e nel Ses-. sano, il P.S.I. ha i suoi punti di forza in questa provincia nella zona di Capua e nell'Aversano .. Nella zona di Capua l'influenza del Partito deriva largamente da quella personale dei professionisti locali (Simoncelli, Iodice, etc.) che in esso militano o anche di qualche professionista non locale (come l'on. Sansone). Qui esso raccoglie simpatie numerose nei ceti piccolo-borghesi dei grossi centri di questa zona. Una fisionomia più spiccatamente rurale il Partito h.a invece nell'Aversano, dove peraltro è notevole l'influenza di consorterie locali (come il soddetto « gruppo Mazzarella ·», recentemente rientrato nel Partito), che si esercita a mezzo di figure di noti capi elettori. La storia della Federazione socialista di Salerno in questo dopoguerra è strettamente legata al nome di Luigi Cacciatore, il quale rappresentava peraltro con l'avv. Petti, oggi senatore, la tradizione del socialismo prefascista; e la sua morte ha pesato sulle sorti della Federazione in senso assai negativo. Anche se ormai divenuto elemento di ilnportanza nazionale rilevante e dedito pertanto ad attività più generali e complesse, e forse anche per questo, il deputato scomparso era personalità tale da imporsi facilmente al rispetto e all'attenzione dei suoi compagni della provincia; e in grado pertanto di appianare i dissidi e superare contrasti personali del più vario ordine e, quanto meno, ·di trasferirli su un piano di più a1ta rileva,t1za, e di dare ad essi un significato più squisitamente politico. Nè con ciò si vuol dire che la vita del socialismo salernitano fosse, vivente il maggiore dei Cacciatore, senza ombre, e procedesse con ritmo placido a si·curo. Basterebbe ricordare, in proposito, i colpi abbastanza seri che al P.S.I. infersero anche allora la scissione saragattiana e quella romitiana. Si vuol dire soltanto che sussistono motivi di debolezza per il P.S.I. in provincia di Salerno che la scomparsa di Luigi Cacciatore ha reso più sensibili e _meno facili a risolvere. Il socialismo salemitano ha il suo centro di forza nel capo1uogo, dove i 4267 voti del P.S.I.U.P. nelle elezioni per la Costituente sono diventati alle «amministrative» del '52 ben 9.968 e solo un po' meno (9.111) il 7 giugno '53. La ragione di questa forte espansione socialista (3 ) va ricercata ( 1 ) Si tenga presente che il P .C.l. è intanto progredito ben poc;o se si pensi che è passato dai 2176 voti del 2 giugno '46 ai 5690 del 7 giugno '53; e che questo progresso si era già in parte realizzato nei pochi mesi intercorsi fra il 2 giugno e il 24 novembre 1946, dat~ delle prime << amministrative », in cui il P .C.I. raccolse 3513 voti (e il P.S.I. invece 4728, ben poco più del 2 giugno). [751 Bibloteca Gino Bianco \
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