,, zione socialista napoletana è venuta e viene dalla segreteria De Martino. Ordinario di Storia del Diritto Romano nell'Università di Napoli e mosso da posizioni originariamente liberalsocialiste, il De Martino si è andato progressivamente allineando sulle posizioni di un marxismo che apertamente proclama la sua caratterizzazione leninista. Da questo punto di vista, non solo l'unità d'azione fra socialisti e comunisti è fuori di ogni benchè minima discussione e attenuazione, ma la stessa distinzione -dei due partiti può avere, ed ha, imprescindibili ragioni di tradizioni e ,di op1 portunità da tener presenti solo fin quando non si traduce in elemento, 1 di confusione o di debolezza. Ogni eventuale mossa del P.S.I. deve tener conto ·di queste pregiudiziali; e lo stesso dialogo ,con i ,cattoli,ci non p·uò asso.Jutamente significare un allentamento dello schieramento unitario di sinistra, bensi soltanto un'accorta sollecitazione dall'esterno dell'evoluzione della società italiana verso quella fase di democrazia liberale, che, a norma dei testi rivoluzionari, è l'antecedente immediato di altre più sostanziali forme di democrazia. Altrettanto chiare 'le posizioni in materia di politica internazionale, per la presenza da una parte ·di un blo,cco militare al quale si appoggiano il capitalismo, e la reazione i:11-temazionale e d~ll'altra parte di uno schieramento difensivo di popoli che hanno già realizzato o stanno realizzando i postulati del socialismo. Una impostazione cosi rigida dei problemi politici, appoggiata da una vasta cultura e sostenuta con distaccata serenità e con fermo accento, spiega agevolmente l'influenza esercitata dal De Martino sugli elementi giovani più preparati del socialismo napoletano, oltre che sulla base popolare adusata da anni agli slogans unitari, e spiega la progressiva ascesa del De Martino in campo nazionale, accentuatasi dopo la morte di Luigi Cacciatore e culminata recentemente con l'assunzione della condirezione de iure e direzione di fatto di Mondo· Operaio, diretto da Pietro Nenni e trasformato col gennaio di quest'anno da organo di corrente in organo ufficiale di Partito. Membro della Segreteria del Comitato per la Rinascita de1 Mezzogiorno, il De Martino ha, infatti, costantemente appoggiato le sue convinzioni unitarie ai suoi interessi meridionalistici ed ha raccolto consensi sempre più ampi anche negli ambienti comunisti. Tutto ciò ne ha fatto naturalmente un rappresentante del socialismo più impegnato nell'azione unitaria. Meno facile è, invece, spiegare come, ciononostante, gli sia stato affidato il compito di guidare sulle pagine del nuovo Mondo Operaio quello ,che dovrebbe essere e si annunzia come un tentativo e uno, sforzo dei socialisti per un originale ripensamento dei termini politici e ideologici dei problemi della· società italiana. Meno facile - come è chiaro - ove si voglia pres.cin,dere ,d'al su·p·p·orre che la parte del P'.S.I. più scoperta nell'impegno unitatio abbia voluto ed a1 bbia avuto la forza di p,remunirsi contro eventuali e inauspicati sviluppi di questa iniziativa, facendo gioco sui numeri e sui titoli culturali posseduti dal De Martino. [70] Bibloteca Gino Bianco
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