siindaci di quei due Comuni, che sono anche membri della Federazio11e Provinciale: Egidio Ventimiglia e Pietro Rizzo, entrambi insegnanti. Il primo, quattro volte dimessosi dal Partito, non partecipa tuttavia alla vita di que .. sto con la necessaria continuità ed è dedito principalmente ai suoi impegni amministrativi. Il secondo è più impegnato politicamente: Stigliano fu un po' il centro del movimento di occupazione delle terre; e del resto i socialisti vi ebbero un esponente di base (un lattivendolo, Pietro Fornabaia, oggi a Napoli) di grande vivacità, che fu una delle migliori scoperte del Milillo nell'epoca in cui questi diresse l'organizzazione del Partito. Comunque, anche il Rizzo non sembra elemento di sicuro, affidamento al s110 Partito. Tricarico fu, durante il sindacato di Rocco Scotellaro, una posizione socialista di grande rilievo. Chè, se come uomo di lettere Scotellaro rimase sempre in sostanza estraneo alla sensibilità dei suoi contadini, come uomo di lotta fu invece da questi molto sentito. Si pensi alla pesante atmosfera del borgo meridionale, dominata dalla personalità di uno dei più attivi ecclesiastici della regione, il vescovo Delle Nocche; e al giovane che, contro il vecchio prelato, levava il segno della rivolta e, opportunamente consigliato da un saggio amico anziano, il dott. Mazzarone, rompeva il cerchio delle secolari tradizioni. Nella luce di questo romantico contrasto vanno inquadrate le peripezie del giovane amministratore (deposto, processato, rieletto) che, nonostante certa sua discontinuità negli impegni politici e amministrativi, giunse anche a realizzazioni concrete come quella (massima) della costruzione di un ospedale per il suo paese. Mancato Rocco Scotellaro, il P.S.I. ha preso a vivacchiare a Tricarico sempre più alla buona. A Grassano, infine, ha giovato ad esso una notevole presenza nelle leghe contadine della zona. In generale, anzi, va sottolineato a questo proposito che i socialisti, come quadro organico, hanno una migliore situazione nei sindacati che nel Partito. Nè le cose, se si esclude il Rossi, stanno diversamente nel capoluogo. Qui ci fu anche, un anno fa (6 Febbraio '55), la grossa iniziativa di un convegno su Rocco Scotellaro, diretta evidentemente a promuovere (oltre che un dibattito a livello nazionale sul meridionalismo di sinistra) anche un'opera di penetrazione negli anemici ambienti intellettuali della provincia e della regione. Ma quest'ultimo scopo è del tutto fallito. Anche nel capoluogo, infatti, la base socialista conserva il carattere prevalentemente rurale che ha nei comuni della provincia. E anche se il Parti~o ha guadagnato qualche elemento borghese proveniente da altra formazione (come il dott. Manicone, ex-repubblicano e attualmente membro della Segreteria· collegiale che regge la Federazione), esso rimane però a tutt'oggi assolutamente scoperto sul terreno di una articolata disponibilità di quadri medi in grado di formare la spina dorsale delle sue iniziative. [67] Bibloteca Gino Bianco
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