Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

Il secondo nucleo del socialismo molisano è costituito dal capoluogo' della provincia, dove, naturalmente, si riscontra la prevalenza di un _tipo di adesioni diverso da quello bassomolisano. · Il socialismo di Campobasso si può infatti definire senz'altro, per la parte maggiore, un fenomeno di piccola borghesia intellettuale, alla quale s'accompagna, per la parte minore, una base popolare legata alla già segnalata presenza sindacale che il partito ha mantenuto anche negli anni peg:-- giori, attraverso il Gianfagna. Della parte intellettuale sono esponenti tipici il già ricordato avv. Pietro" Mancini, attuale segretario provinciale; il prof. Luigi Biscardi, responsabile per la stampa e propaganda in seno alla segreteria provinciale; e iI consigliere provinciale Luigi Onorato Pistilli. Per quanto riguarda l'avv. P. Mancini, la sua esperienza democratica· maturò durante la guerra, dopo un periodo giovanile in cui ebbe anche· responsabilità nei G. U. F. In sostanza, la sua formazione socialista si è venuta~ ad innestare su di una educazione di tipo umanistico-tradizionale, propria alt costume della borghesia possidente e professionistica alla quale appartiene .. Di conseguenza sono possibili in lui tanto posizioni quale fu quella assunta· al momento della scissione saragattiana (allorchè abbandonò il P.S.I.U.P.,. rimproverando ad esso il suo atteggiamento conciliante verso le classi borghesi e aspettandosi da parte del P.S.L.I. una più decisa azione classista) quanto una spiccata sensibilità a motivi liberali e ai termini giuridici ·del problema della libertà (egli è fra 1'altro un assiduo iettore de Il Ponte). Il suo prestigio nella federazione molisana, della quale è•divenuto segretario poco dopo il suo rientro nel Partito (maggio '53), deriva molto probabilmente, oltre che· dalle tradizioni socialiste della famiglia, proprio da questa sua partecipazione ad esigenze diverse, temperate, oltre tutto, dal preminente interesse per la professione ed anche ad una certa approssimatività culturale, che, insieme col naturale buon senso, lo spinge di preferenza allo studio dei problemi locali. Il prof. Biscardi, invece, è · un giovane, la cui formazione culturale e socialista si inquadra per intero nel processo di revisione dei valori risorgimentali e della tradizione crociana, inaugurato dalla. sinistra italiana in questo dopoguerra. È, insomma, il tipo di intellettuale teorizzato da << Società », temperato in pratica da una naturale propensione alla moderazione e ·da un vivo senso storico ed estetico. Politicamente lo caratterizza un accentuato patriottismo di partito, pur nell'accettazione della posizione unitaria, alla quale, infatti, è giunto per gradi, dopo essere confluito nel P. S. I. dal P. d'A.; e anche la rivendicazione di una iniziativa socialista nell~ guida del movimento di classe: rivendicazione che,· per non essere approfondita nei suoi termini, rimane però alquanto velleitaria. In ogni modo, .il Biscardi costituisce per il suo livello culturale un po' una eccezione ed è alquanto isolato. Tranne, infatti, qualche elemento, fra cui [53] Bibloteca Gino Bianco \

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