Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

... stanchezza per i metodi e per le prospettive proprie del P.C.l.; fra l'elettorato urbano si delinea una certa sensibilità per la visione di una autonomia socialista avanzata nella Polemica nazionale; e questa sensibilità comincia ad estendersi anche fra l'elettorato rura'le, non però per una particolare nuova presenza socialista nelle campagne, ma per la detta stanchezza nei riguardi del P.C.I .. La crisi delle destre pane d'altronde fin d'ora il 1p•roblema di amministrazioni cc ,di tipo siciliano », · di nuovi ·rapporti, in sede amministrativa, fra D.C., li,berata da ogni soggezione a ,destra, e i socialisti, che potrebbero liberarsi da •ogni soggezione ai comunisti. La Pug'lia è in questo senso la regione pii1 significativa del l\t[ezzogiorno, qt1ella in cui certi dati politici si presentano con maggiore evidenza e certe scadenze sembrano più incalzanti. Con un partito efficiente ed agguerrito, il socialismo pugliese potrebbe insomma aspirare ad inserirsi nel processo di logoramento comunista, e volgerlo a proprio vantaggio: ciò, beninteso, solo nella misura in cui veramente sappia elaborare una politica nuova. Nell'ambito di queste prospettive i quadri fin qui descritti rappresentano, nel loro complesso, una grave incognita; ma, per qualcuno di essi, non si può dire che le possibilità di evoluzione derr1ocratica siano del tutto precluse, specie se esse verranno sollecitate dalla situazione politica regionale e 11azoi nale. Le '' zone depresse '' del socialismo meridionale 1. - Molise, Irpinia e Sannio. La provincia molisana di Campobasso e quelle campane di Benevento ed Avellino costituiscono la grande « zona depressa» del socialismo meridionale. Diversi, ma tutti parimenti significativi, sono gli aspetti della depressione, che vanno dalla mancanza di solide e specifiche tradizioni socialiste alla debolezza elettorale del Partito; dalla generale mediocrità dei suoi quadri provinciali al tono incerto e alla scarsa efficacia e risonanza della sua • azione. Certo, queste sono anche fra le provincie meridionali in cui sono più facili a cogliersi e più sintomatiche nelle loro manifestazioni le carenze e i vizi che inquinano le pubbliche istituzioni e la vita civile del Mezzogiorno d'Italia. Ma non sembra che questi fattori arr1bientali possano da soli spiegare e dar conto della debolezza socialista locale. Quei fattori, intanto, non avevano impedito che, all'indomani della Liberazione, il generale risveglio [48] Bibloteca Gino Bianco

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