all'antica, anche se ripete gli slogans ufficiali del partito e sostiene la necessità tattica dell'unità d'azione tra i partiti operai (1 ). Non molto diverse sono le posizioni politiche dell'Andriani, sebbene esse derivino da una esperienza politica vissuta ad un diverso livello sociale. Sessantenne, l'Andriani vanta quarantacinque anni di militanza socialista, e fu tre volte mandato al confino durante il fascismo: è una figura tipica di vecchio capolega. Oggi è segretario socialista della Camera del Lavoro, oltre che vicesegretario della federazione e consigliere provinciale. I suoi interessi prevalenti sono però tuttora rivolti all'attività sindacale; ed al sindacato egli attribuisce una funzione di priorità nei rapporti col partito, che per lui è un mero strumento di azione !politica. È anch'egli, in definitiva, un bravo socialista all'antica, immune da asprezze massimalistiche; sul ·piano dei rapporti tra i due partiti operai, l'Andriani nega al patto d'unità d'azione ogni altro valore cl1e non sia quello di uno str·umento pratico per l'attuazione della Costituzione repubblicana. Un altro esponente del socialismo brindisino, sebbene su un piano di minor prestigio rispetto ai membri della << vecchia guardia » di cui si è parlato fin qui, è l'ing. Marinazzo, consigliere comunale e provinciale e membro della segreteria della C.G.I.L. Dirigente di una fabbrica meccanica locale, il l\!Jarinazzo è diventato presidente di una cooperativa costituita fra gli operai licenziati di quel complesso industriale. Oggi, sotto la sua guida, quella cooperativa ha rilevato e conduce in proprio un settore di lavorazione (quello di riparazione dei carri merci), che la fabbrica aveva intenzione di abbandonare. La direzione di questa fiorente cooperativa assorbe quasi completamente l'ing. Marinazzo, il quale per pochi voti non riuscì eletto senatore, nel 1953. Egli è politicamente un socialista n1oderato con prevalenti interessi sindacali. Dal punto di vista politico, si ritrova nella sua posizione una valutazione esclusivamente tattica e contingente del patto d'unità d'azione con i comu11isti. Tuttavia egli è molto dubbioso sulla possibilità di una ripercussione locale dell'apertura a sinistra e del dialogo con i cattolici, perchè non ravvisa nella situazione di Brindisi sintomi che possano rendere possibile a breve scadenza una soluzione di << tipo siciliano » : abbandonando i comunisti, i ~ocialisti f1nirebbero per legarsi passivamente ai locali esponenti della maggioranza, che sono tro;ppo com.promessi in precisi interessi costituiti. 1\!Ial'elemento nuovo che ha vitalizzato il socialismo brindisi110 è l'avv. Mario Marino Guadalupi, che regge la segreteria della federazione cla circa dieci anni. Proveniente da una famiglia di media borghesia locale, dopo una breve esperienza -liberale, il ·cuadalupi aderì nell'immediato dopoguerra al ( 1 ) Mentre queste pagine erano in corso di pubblicazione, l'avv. Francesco Lazzaro è deceduto. Il Consiglio comunale di Brindisi non ha ancora (mentre scriviamo questa nota) proceduto alla sua sostituzione. , [40] Bibloteca Gino Bianco
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