riforma - Manfredonia, San Giovanni Ro-to11do e San Marco in Lamis - tale tendenza; e rivelavano, a riprova, l'esistenza di u11a singolare dinamica interna a-Ilo.schieramento di sinistra. 111 talli comuni i socialcomunisti avevano ottenuto alle « politiche » una percentuale comp1 lessiva del 42,4% di cui 11 35,8% spettava al P.C.I. ed il 6,6% al P.S.I .. A distanza di un anno, nelle « amministrative » s,u•pplementari, la per<::entuaile ottenuta da•l1e sinistre restava più O meno stazionaria, sia pur con un lieve p,rogresso (dal 42,4% al 43'i). Questo era dovuto al P.S.I., giacchè il P.C.I. registrava un notevole calo percentuale (dal 35,8% al 30,So/ 0 ); mentre il P.S.I. quasi raddoppiava i propri voti (dal 6,6% a-1 12,2%). E che la situazione ·non vdlga, nel foggiano, in una direzione del tutto favorevole ai comunisti, e che la stanchezza del mondo rurale verso la s1p-regiu·dicatezzatatt~ca del P.C.I. sia sempre più decisa a cot1cretarsi in una ,diversa scelta elettorale, è dimostrato, p·er co·nvers;o, dai risultati eletto.rali di un altro grosso comune posto fuori del co1nprensorio di riforma: Trinitapoli, nel Basso Gargano. A Trinitapoli la si,nistra ha migliorato sensibilmente nelle « su·pplementari » del '54, la propria percentuale complessiva (dal 36,2% del '53 al 44,9%), ma ciò è avvenuto unicamente per il notevole in•cremento socialista (dal 13,3% al 21,7%), mentre i,l P.C..I. restava praticamente stazionario (dal 22,9% al 23,2%). La stessa direzione centrale del P.S.I. ha identificato nella provincia di Foggia una delle zone del Mezzogiorno dove più evidenti appaiono i muta· menti di indirizzo e di mentalità nell'ambito del mo.ndo conta,dino. A tale evo-- luzione dovrebbe corrispondere una analoga evoluzione della politica rurale del partito, diretta principalmente verso gli assegnatari, in modo da permettere al P.S.I. di convogliare ed utilizzare politicamente i nuovi atteggiamenti contadini. Il P.S.I. difatti sta enucleando, in questi ultimi tempi, nuove direttive per la politica agraria. Ma la situazione del socialismo foggiano, tra . tra gli schematismi classistici del segretario provinciale Imbimbo, il settarismo ' delle giovani leve del partito, tipo Marcell 1ino, il frontismo timoroso ed inconcludente dei vecchi esponenti come l'avv. Colaneri ed, in certo senso, ancl1e il dott. Bucci, rende dubbiosi sulla effettiva possibilità che tale nuova politica socialista venga pienamente attuata in periferia. Forse soltanto l'on. Matera avrebbe la capacità e la lungimiranza, se non proprio la forza .po1 litica, sufficienti per u.n compito del genere; ma per ora essa è troppo assorbita nella politica nazionale, per potervi dedicare una attività costante e proficua. I quadri prefascisti del socialismo barese erano in gran parte orientati in senso estremista e hanno infatti aderito al comunismo. Così, alla Liberazione, furono i pochi esponenti moderati a ridar vita al partito. Ma, alle elezioni per la Costituente, i due quozienti socialisti guadagnati nel collegio furono attribuiti a candidati della provincia di Foggia. In provincia di Bari, di fronte alla percentuale del 15,3 % conseguita dai comunisti, ai socialisti non [34] Bibloteca Gino Bianco
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