Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

\ Imbimbo, studente fuori corso di filosofia, ed ex addetto stampa alla Feàe• razione di ,Napoli. Le sue tesi politiche possono de.finirsi grosso modo « morandiane »; anche oggi peraltro egli continua a riconoscere la funzione vitale del frontismo, sia pure di un frontismo rovesciato, cioè con l'assegnazione al P.S.I. di una funzione guida, sia nel settore strettamente politico che in quello culturale. L'Imbimbo, appena fu a capo della federazione foggiana, si diede a riorganizzare il partito tendendo alla riesumazione e valorizzazione di clientele personali vecchie e nuove. Un episodio tipico di tale politica fu, alle elezioni amministrative del '52, l'avanzamento della candidatura dell'anziano avvocato Colaneri - attualmente ,consigliere provinciale per il collegio 1 di San Severo e Lucera - che aveva avuto notevoli trascorsi fascistici (insegnò, tra l'altro, mistica del regime nella locale sezione dell'Istituto di cultura fascista). IU Colaneri che, all'in·domani del'la Liberazio,ne, era divenuto esponente della Camera del Lavoro del suo paese, fu coinvolto nel famoso 1 processo di San Severo, il che contrib:tiì validamente a ridonargli una verginità ,politica: le sue posizioni, nell'ambito de'l P.S.I., lo fanno oggi fautore del ·più zelante fron-- . t1smo. Analoga valorizzazione di una situazione locale si riscontra a proposito derl'avv. Pasquale D'Errico, già vice-prefetto ed cx commissario prefettizio di Ischitella. Iscrittosi al P.S.I. dopo le elezioni del '48, egli riuscì, nelle ultime <<amministrative», a raggruppare intorno al proprio nome la maggioranza dei voti popolari di Ischitella, e ad aggiudicarsi il seggio attribuito al P.S.I. in seno al Consiglio Provinciale. Oggi sembra che il D'Errico vada sempre più appartandosi dalla vita di partito. In seno al Consiglio provin•ciale di Foggia, mentre Colaneri e D'Errico rappresentano le situazioni personali di cui s'è detto, il dott. Bucci ed il rag. Marcellino di Trinitapoli impersonano posizioni di partito. II Marcellino, proveniente dall'Azione Cattolica, aderì al P.S.I. nel '47. Le sue tesi politiche s0110 ,nettamente fusionistiche: il patto d'unità d'azione sarebbe solo la fase di passaggio per procedere alla creazione di un solo partito della classe • operaia. lvientre il socialismo foggiano, basandosi su siffatti esponenti, spesso in contrasto tra loro, attraversava un periodo travagliato, la direzione centrale del partito riponeva sempre più la prop,ria fiducia in un elemento che restava estraneo alle competizioni interne: la professoressa Anna De Lauro Matera. Quest'ultima, proveniente dal Partito d'Azione, aveva aderito al Partito Socialista nel '45 e vi aveva sempre svolto attività amministrative (come consigliere comunale ed assessore) ed organizzative, nel movimento socialista femminile, di cui oggi essa è la massima esponente, ed in rappresentanza del quale è stata eletta nel Comitato Centrale del partito. Mano a mano poi cl1e l'influenza ideologica e politica del Fioritto andava scemando, la Matera rag- [32] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==