Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

votazione non fu considerevole; altri voti la provincia diede al Lopardi specialmente nella zo,na più vicina all'Aquilano) è medico condotto del st10 paese, in cui i socialisti sono maggioranza assoluta; del che il suo spirito ·umanitario è •il maggior fattore. Nel complesso della provincia la posizione del P. S. I. è considerevolmente peggiorata di fronte al '46, essendo il Partito disceso dal 17,3 % al IO % dei voti. Effetto in parte della scissione socialdemocratica, poichè, an·che qui, come a L'Aquila (alla quale, abbiamo. detto, il socialismo teramano è strettan1ente legato), il rientro del Lopardi non ha significato il recupero di tutti i voti che egli aveva portato via nel '48; ma anche in parte di quel tono ristretto che abbiamo già notato nella dirigenza di questa federazione e che consiste più che altro nella incapacità di assicurare al Partito una sua chiara voce in ordine a problemi locali e generali, per cui l'attività ne resta confinata un po' troppo sul piano di manifestazioni o generiche o troppo dottrinarie. Specialmente gravi sono state le perdite in alcuni dei centri maggiori della provincia; Atri, Cam,pli, Civitella del Tronto, Roseto degli Abruzzi e Teramo stessa. In tutti, però, già nel '51 il ·Partito appariva in ripresa, salvo che ad Atri e a Teramo dove il '53 ha portato un peggioramento anche rispetto al '51; fenomeno verificato anche a Giulianova, dove però il livello del '53 è pur sempre superiore a quello del '46. In com•plesso, non si può dire che dalle elezioni ultime sia mutata la situazione, che indica, con progressi e regressi vari, una tendenza complessiva al miglioramento. Nel periodo prefascista il P. S. I. fu in Abruzzo, nonostante la vistosità della posizione di Lopardi senior, alla quale rivolse la sua attenzione anche Filippo Turati, una forza effettiva di rinnovamento, suggerendo, se non altro, all'opinione pubblica di quella regione _nuove e più moderne formule di lotta politica e portando anche ad un cambiamento, sia pur minimo, della classe che dirigeva le amministrazioni locali. Ormai da anni esso .ha chiaramente ceduto l'uno e l'altro ruolo al P.C.I.: che è fenomeno un po' di tutto il Mezzogiorno, ma è aggravato qui da quei personalismi e , -dalla molto imperfetta coesione dei vari nuclei socialisti· della regione, che abbiamo già rilevati. La partecipazione alle lotte del Fucino e del Vomano e gli impegni amministrativi nel Pescarese ·costituiscono ciononostante i più notevoli e non disprezzabili contributi che il Partito ha dato alla vita popolare della regione in questo dopoguerra. È sintomatico che non gliene sia venuto gran beneficio come forza elettorale; che se si sommano per il '46 i voti del P.S.I.U.P. e del P.d'A. e per il '53 quelli del P.S.I. e del P.S.D.I. si può notare una diminuzione complessiva di 15.000 voti all'incirca, mentre da solo il P. S. I. ha ancora 10.000 voti in meno del P. S. I. U. P. Effetto [29] \ . Bibloteca Gino Bianco

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