Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

Di gran lunga migliore è senza dubbio la situazione del P. S. I. nel Te-· ramano. Innanzitutto esisteva qui una forte tradizione prefascista, della quale vivono ancora gli epigoni nei consiglieri provinciali De Dominicis e De Marco e nell'attuale segretario della sezione di Teramo. In secondo luogo le aspre lotte sindacali che furono combattute nella valle del Vomano e della Vibrata in occasione della costituzione e dell'impianto di centrali elettriche della Terni e alle quali i socialisti parteciparono attivamente, hanno dato al Partito, almeno in una zona, una base concreta delle più valide in tutta la parte alta e un po' più industrializzata della provincia; ove è significativo che il rapporto fra voti socialisti e comunisti (il quale in tutto l'ambito provinciale è di I : 2,8) scenda a I : 1,75. Infine, anche i dirigenti più giovani (il segretario provinciale Merlini, il vicesegretario Dalla Croce, il responsabile sindacale Quarchioni, tutti geometri), sebbene abbiano una formazione ideologica molto diversa da quella del gruppo degli anziani, sono elementi della più completa qualificazione. Se tuttavia Teramo non esercita per i socialisti della regione lo stesso ruolo di Pescara e Aquila, gli è innanzitutto che l'azione di questa federazio~e ha un tono un po' ristretto, e sopratutto gli è che la sua configurazione politica si riporta puntualmente, ad un livello meno alto, a quella aquilana, della quale si potrebbe dir quasi un'appendice. Il gruppetto degli anziani, diremo per intenderci, è lopardiano (il De Dominicis specialmente è un intimo amico di vecchia data de'l maggiore Lopardi), mentre i· giovani condividono le posizioni del Mariani e sentono fortemente l'influsso attivistico pescarese. Gli uni, pertanto, insistono, secondo le antiche e. generose tradizioni, su'lla forza morale e sull'azione educatrice; gli altri sulla necessità di promuovere la lotta e l'azione di rottura. Gli uni sentono nel socialismo un qualcosa, magari non perfettamente chiaro, che non va confuso col comunismo; gli altri insistono sui motivi e le necessità unitarie. Ma :se l'affiatamento fra i due gruppi non è perfetto, neppure si può dire che ci sia qui, anche solo in parte, la tensione che sussiste fra i due gruppi aquilani. Cosa confermata del resto dalla divisione degli incarichi. I punti di forza socialisti nella provincia, pur essendo il P. S. I. equamente rappresentato in quasi tutta la sua estensione, si ritrovano, oltre che nella già menzionata parte alta, sulla linea formata dai quattro comuni · di Montorio al Vomano, Teramo, Bellante e Giulianova, che da soli danno al P. S. I. un terzo dei suoi voti provinciali. A Giulianova e a Bellante i socialisti hanno dato anche il sindaco, nelle persone rispettivamente del maestro (pensionato) Amedeo ·Grue e del dott. Giuseppe Di Luca. Il primo mantiene con accorta prudenza una difficile situazione amministrativa. È anch'egli un socialista della vecchia guardia, ma quanto ad orientamento è più vicino agli elementi nuovi che a quelli vecchi. Il secondo (che col segretario provinciale Merlini fu candidato alle elezioni del '53; ma la loro [28] , Bibloteca Gino Bianco

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