deriva la sua importanza dall'esser pescarese l'altro parlamentare ed unico senatore socialista della regione, il prof. Armando Cermignani, e dal fatto che questa Federazione Provinciale è da qualche tempo l'elemento più omogeneo e più vivo dell'apparato socialista abruzzese e quello che, in quanto, tale e non per le persone dei suoi componenti, ha il controllo di una forza maggiore. L'influenza della Federazione Pescarese, però, o non ha ancora assunto un chiaro significato politico, limitandosi alla suggestione di un ben realizzato e articolato schema organizzativo, oppure si esaurisce, come indicazione politica, nell'ambito della sua competenza. Al contrario, l'influenza dei due leaders aquilani si estende largamente al di fuori della loro provincia o, come nel caso dell'on. Lopardi, per il diretto controllo di una notevole forza o, come nel caso dell'avv. Mariani, perchè deriva dal rappresentante l'espressione più consapevole di una linea politica sulla quale convergono· numerosi altri gruppi socialisti della regione. Prima di esaminare la situazione odierna sulle forze socialiste in Abruzzo• occorre però soffermarsi un po' particolareggiatamente sulla campagna elettorale del '53. Oltre gli on. Antigono Donati e Silvio Paolucci, i quali da indipendenti avevano fatto parte, durante la prima legislatura repubblicana, del gruppo socialista della Camera, l'avv. Mariani sembrava, in linea di massima, l'aspirante più qualificato alla deputazione. La lotta (si sperava di raccogliere due quozienti) sembrava quindi ristretta a questi tre elementi, quando a spostare il presunto equilibrio delle forze di costoro e a determinare una campagna elettorale del tutto diversa, intervenne il rientro nel P. S. I., dopo oltre cinque anni di militanza scissionistica, dell'on. U. Lopardi. Questi aveva parato previdentemente il colpo mancino di possibili ostacoli locali al suo reinserimento nel Partito trattando la cosa direttamente a Roma; nè iì suo rientro era temuto a torto dagli altri candidati; nei cui timori influivano· magari eventuali ragioni di diffidenza per un uomo dal movimentato pas-· sato politico; ma certo influiva ancor più la sorpresa di trovarsi improvvisa-- mente di fronte ad una forza alla quale i c3:lcoli più prudenti non potevano non far credito dello spostamento di al1cune migliaia di voti. Ma do,nde ·derivava e in che cosa consisteva la forza dell'on. Lopardi? Alla domanda non c'è in tutti gli Abruzzi chi non risponda subito che· questa forza è venuta al giovane Lopardi dal vecchio padre di lui, Emidio. Oggi pressochè ottantenne, Emidio Lopardi fa politica sotto l'insegna socialista da oltre un cinquantennio. Deputato ininterrottamente dal 1912 al 1926,. aventiniano, consultore, costituente e, fra il '48 e il '53, senatore di diritto, egli è la viva immagine, il paradigma di tutto un tipo di socialismo meridionale. A lui potenza e forza vennero dal fortunato esercizio della professione· forense, che lo rese ben presto noto oltre i confini della natia provincia aquilana e gli spianò le vie dei pubblici uffici. E quale solida rete egli avesse [18] Bibloteca Gino Bianco
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