Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

slttdi medi 1• Fra essi, dal punto di vista sociale, la prevalernza della borghesia professionistica e impiegatizia è assolutamente schiacciante, appartenendo a .a questa classe 19 unità delle 21 di çui consta la rappresentanza parlamentare del P.S.I. nel Mezzogiorno. Il distacco dello stato sociale di questa rappresentanza da quello della base dei militanti è eloquente e non ha bisogno di commenti. Esso fornisce la prima indicazione sulla incapacità della base socialista nieridionale ad esprimere propri dirigeriti di alto livello e sulla conseguente necessità, per essa, di raggrupparsi intorno ad elementi borghesi: oggi assai piiì di 35 anni or sono, quando i Di Vittorio e i Voccoli erano socialisti. D'altra parte, se questa rappresentanza parlamentare non è per/ ettamente rispondente alla qualificazione sociale della base militante, essa è un pò meno distante da altri ceti che~ pur non militandovi, dann.o però al P.S.l. il loro voto. È quan,to vedremo risultare dall'analisi delle diverse situazioni regio- ·nali e provinciali., in cui si articola la realtà socialista meridionale. Gli Abruzzi La forza elettorale del P.S.I. in Abruzzo è cosi distribuita: 19.083 voti nella provincia di Aquila, 18.095 in quella di Chieti, 15.778 in q~ella di· Pescara e 14.447 in quella di Teramo, per un totale complessivo di 67.403 voti, che ha dato al Partito un deputato (nella persona dell'avv. Ubaldo Lopardi) e gli ha fatto sfiorare assai da vicino un secondo quoziente (resto di .31.720 voti contro una cifra elettorale circoscrizionale di 35.683). In termini percentuali ciò significa, invero, una maggiore presenza del P.S.I. nella provincia di Pescara (12 %) rispetto a quelle di 'Aquila e Teramo (IO%) e di -Cl1ieti (8 %). Ma, nonostante lo scarto rispetto alla percentuale media circoscrizionale (I O %), non è da ciò che si possono inferire sostanziali elementi di giudizio. Diversa importanza ha, invece, il fatto che la ripartizione .provinciale dei voti mal corrisponde alla base geografica degli elementi che nelle regioni hanno, in campo socialista, una maggiore quaJificazione o un maggior peso. Da questo punto di vista sono indubbiamente le province di Aquila e di Pescara a segnare i termini entro i quali si muove la vita socialista della regione. Dei due centri, L,.Aquila rappresenta nello stesso tempo con l'on. Ubaldo Lopardi la più vecchia tradizione e con l'avv. Nello Mariani la posizione so- .cialista maturata nell'esperienza di lotta unitaria con il P.C.I.; Pescara, invece, f17] Bibloteca Gino Bianco '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==